Già nel corso della notifica dell’ordinanza si erano registrate alcune tensioni. Ma la situazione è precipitata quando i due agenti stavano ritornando al Comando. Un uomo a bordo di un fuoristrada li ha incrociati mentre scendevano, ha fatto inversione di marcia per inseguirli: prima li ha speronati poi li ha tamponati più volte. Per fortuna l’agente alla guida è riuscito a mantenere il controllo dell’auto e a fermarsi prima che accadesse il peggio. Prima di andare via l’uomo li ha minacciati verbalmente.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri. I due vigili hanno riportato alcune contusioni e sono stati medicati in ospedale. Per portare via l’auto è stato necessario l’intervento della carro attrezzi. L’uomo successivamente è stato identificato e denunciato dalla stessa polizia locale.
Sul caso è intervenuta la Fp Cgil. «L’episodio poteva avere conseguenze ben più gravi, considerata anche la strada di montagna in questione – dichiara il segretario generale Giancarlo Cenciarelli -, siamo vicini ai due lavoratori e mettiamo a loro disposizione l’assistenza del sindacato. Cogliamo però l’occasione per denunciare le condizioni in cui, troppo spesso gli agenti della Polizia Locale dei nostri Comuni vengono chiamati ad operare».
La situazione di Veroli è una di quelle emblematiche: «Le carenze di organico sono pesantissime – dichiara la Fp Cgil – A fronte di una previsione di venti agenti ce ne sono attualmente in servizio solo dieci, il tutto con un territorio vasto e complesso da controllare, con zone, tipo Prato di Campoli, in cui anche la comunicazione con il Comando è difficoltoso. Attualmente è vacante anche il ruolo di Comandante, se ne prevede l’assunzione il 2 settembre».
I pensionamenti per effetto della Quota 100 sono stati la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: «I Comuni – scrive Cenciarelli – devono con estrema urgenza reclutare nuovo personale. La politica, invece di attivarsi per far funzionare meglio la macchina amministrativa, preferisce demonizzare in maniera demagogica la figura del dipendente pubblico con l’immagine del fannullone».
La realtà, denuncia la Fp Cgil, è ben diversa: «I dipendenti dei Comuni lavorano in condizioni via via più precarie, chiamati ad operare in uffici desertificati, lasciati soli davanti ad utenti che la crisi economica e sociale rende a volte esasperati ed aggressivi».