HOMEPAGE CRONACA Veroli come Vilnius, l’idea di Germano Caperna

Veroli come Vilnius, l’idea di Germano Caperna

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 Un grande salotto a cielo aperto. Un unico, enorme, sicuro bar che rispecchierebbe nella natura quello che sta avvenendo in questi giorni nella capitale della Lituania. Il consigliere comunale ernico e provinciale Germano Caperna ci crede e ne ha ben donde, a volerci riflettere. Ripartire è l’imperativo, ma in sicurezza e alla grande. Provate ad immaginarlo, un locale aperto e grandissimo, un intero centro storico che diventa ‘salotto’ ripensato a misura di coronavirus. Sembrerebbe follia eppure si può fare. E sarebbe la risposta alla morsa della crisi che stanno attraversando oggi i proprietari di locali, bar, alberghi, b&b e ristoranti. Veroli si prepara ad affrontare i primi timidi segnali di riapertura, ma come tutti con l’obbligo di dispositivi di sicurezza personali e distanziamento sociale. E proprio quest’ultimo punto è il cruccio della maggior parte dei locali che operano nella perla degli Ernici. La loro tipicità è oggi paradossalmente il limite da superare. E qui subentra la proposta di Germano Caperna, che per inciso è anche, in tandem con Valentina Calcagni, coordinatore provinciale di Italia Viva e che, in sana coerenza, è abituato in termini generali a non ricusare il ‘bollino’ di uomo pubblico che opera in sincrono con una visione collettiva: concedere a ristoranti e bar spazi pubblici di proprietà del Comune. Gratis e per l’intera stagione. Magari anche oltre. Una proposta che strizza l’occhio anche al turismo e che farebbe di Veroli, che gode in tal senso di una naturale predisposizione urbanistica, la ‘capitale’ dell’open air in Ciociaria. Le idee, quelle buone, aperte in doppio senso, che schiudono al futuro. La proposta integrale è consultabile sui profili social personali del consigliere e pare sia stata subito accolta con entusiasmo da residenti e ristoratori. E’ vero, se si pensa ai vicoli e alle viuzze di Veroli, potrebbe sembrare fantascienza, ma in realtà il piano che hain mente Caperna di senso ne ha, eccome…

Monia Lauroni