HOMEPAGE CRONACA VEROLI, QUATTRO NUOVI CASI DI POSITIVITA’ A COVID

VEROLI, QUATTRO NUOVI CASI DI POSITIVITA’ A COVID

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 Quattro nuovi casi di positività a Covid 19 sul territorio di Veroli, che portano a cinque il bilancio complessivo delle persone contagiate dal Coronavirus nella cittadina ernica. A dare finalmente l’annuncio il sindaco Simone Cretar, dopo una mattinata convulsa per le news trapelate sui media in nottata, un briefing a distanza con la Asl e dopo la pubblicazione del bollettino quotidiano dello Spallanzani sulla casistica laziale: “Cari Concittadini – ha scritto il primo cittadino sul suo account Facebook – mi hanno comunicato che nella nostra Veroli sono stati accertati altri 4 casi di positività al Covid-19. In totale siamo quindi a 5. Non è consentito dare ulteriori informazioni sulle loro identità, trattandosi di dati sensibili e riservati. E, soprattutto, tali dati non sarebbero di nessuna utilità. È inutile scatenare una stupida caccia agli ‘untori’, che non ha senso e che serve solamente a far del male a chi sta già soffrendo, perché le persone interessate sono state già isolate, insieme agli altri soggetti direttamente interessati. Impegniamoci tutti in quello che veramente serve: tenerci alla larga da questo maledetto virus, rimanendo a casa e osservando rigorosamente le prescrizioni governative e sanitarie. Andiamo avanti in questa dura sfida e continuiamo ad essere forti ed uniti. Ognuno di noi deve fare la propria parte. Dobbiamo rinunciare – ha chiosato Cretaro – ad una parte della nostra libertà individuale per ritrovare, il prima possibile, il benessere della nostra Comunità. Ricordo per l’ennesima volta a tutti i cittadini di seguire unicamente le indicazioni fornite dalle Autorità preposte e di informarsi solamente attraverso fonti istituzionali, evitando di condividere notizie non confermate che potrebbero generare confusione e inutili allarmismi. Vi informeremo prontamente sugli eventuali aggiornamenti. Per qualsiasi necessità, noi ci siamo e ci saremo”. Il ‘paziente zero’ verolano, almeno in quanto a positività accertata a mezzo tampone, era stato l’abate di Casamari. Sintomatico, il prelato si trova dallo scorso 14 marzo in condizioni serie ma stabili all’ospedale Spaziani di Frosinone. Purtroppo, nel caso delle due nuove positività e a dare credito allo storico trapelato in merito al nuovo contagio nelle ore di ‘buco’, a Veroli ci si troverebbe di fronte ad un link epidemiologico del tutto indipendente da quello che riconduce all’abazia, su cui le autorità sanitarie stanno effettuando lo screening di mappatura dei contatti, che condurrebbero fuori regione. Anche in questi nuovi casi chi di dovere si sta attivando nella tracciatura delle possibili direttrici di immissione e veicolazione del contagio. In quanto ai contatti avuti dai due cittadini, le autorità hanno avviato le procedure di quarantena delle due famiglie coinvolte, con un ulteriore spot di attenzione su ulteriori due contrade cittadine dopo la già citata Casamari, nonché, questo in ambito extra verolano, a procedure simili per le persone venute in contatto in ambiente lavorativo frusinate con il congiunto diretto di una delle persone contagiate. Ora più che mai e fuor di ogni logica di panico gratuito ed inutili rimbalzi social serve la serena applicazione delle norme nazionali adottate per arginare il virus, nel rispetto delle quali la comunità verolana si era già distinta nei giorni scorsi.

Monia Lauroni