Il Natale è soprattutto tradizione. Si compone di riti che si ripetono, di luoghi, di colori e di bambini in festa. Uno di questi riti, a Veroli, è sicuramente la recita di Natale delle scuole del territorio. Una rappresentazione importante quella scelta dalla scuola primaria ” Celestino Frasca”: Canto di Natale di Charles Dickens, ed è stata subito magia. Nonostante la tenerà età degli attori, preparati con impegno e competenza dalle insegnanti del plesso, il celebre racconto di Dickens ha mantenuto intatto il suo bellissimo messaggio sul valore del Natale. Una narrazione semplice e incantata fatta di spiriti, musiche natalizie, buio e luce. Quella luce che solo i bambini riescono ad accendere nei cuori di chi li guarda. Emozionatissimi i genitori, le insegnanti ed il numeroso pubblico presente che si è recato nella chiesa parrocchiale di Santa Francesca per assistere ad uno speciale “Canto di Natale”. Un vero successo per i piccoli interpreti che hanno saputo emozionare con l’incanto della spontaneità, ponendo in risalto la morale stessa del racconto, per cui il cambiamento, il divenire persone migliori, anche quando sembra impossibile, se lo si desidera davvero, è invece a portata di mano. Interpretazione encomiabile e non affatto semplice. “Mi preme ringraziare – ha commentato la Dirigente scolastica Silvana Schioppo – il corpo docente e gli alunni per aver realizzato e portato avanti un lavoro che sicuramente ha richiesto tempo e capacità realizzativa. Un racconto ambientato nella borghesia inglese del 1800, dal quale emergono i valori della solidarietà, del perdono, della carità e della gioia del Natale contrapposti alla ricchezza e all’avidità delle persone. Valori nel tempo dimenticati e che è necessario riscoprire e conservare”. Apprezzamenti anche dal Vicesindaco Assunta Parente che nell’occasione ha portato i saluti a nome di tutta l’amministrazione comunale, e dal consigliere Aldo Rossi. Il Natale fatto dai piccoli, momenti intensi ed emozionanti che hanno avuto il merito di farci lasciare il Natale consumistico fuori e recuperare i ricordi più intimi, lasciarsi rapire dalle magiche atmosfere dickensiane e tornare a vedere il Natale con gli occhi di un bambino, perchè, come scriveva Antoine De Saint-Exupéry : tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi se ne ricordano. Bravissimi tutti.
Monia Lauroni