Quello dell’agricoltore non è più solo un mestiere del passato o un lavoro portato avanti unicamente dalle vecchie generazioni. Non ci sono solo nonni e padri che portano avanti l’azienda agricola di famiglia, ma anche giovani agricoltori di prima generazione che, con un altro tipo di formazione o una provenienza da altri settori, hanno scommesso sulla natura e sulla terra, viste sempre più come un’opportunità occupazionale e di crescita personale e professionale. Servizi innovativi, idee young che permettono un contatto diretto con i consumatori.
Come l’azienda agricola Alessandro Nardoni di Veroli. Alessandro è un giovanissimo che ha scelto ‘la terra’ per produrre, e i social per raccontare cosa c’è dietro i suoi meravigliosi ‘doni’ facendo anche una sorta di educazione alimentare. In poco tempo si è fatto conoscere e apprezzare diventando una delle eccellenze ciociare nel suo campo. Grazie alla sua sensibilità professionale ha convertito l’azienda al biologico. Un metodo che richiede più tempo e cura per le coltivazioni, ma che porta ad un equilibrio naturale che a lungo andare regala stabilità e permette di sfruttare al massimo il terreno. Il prodotto ne guadagna in qualità perché non contiene i residui chimici dei pesticidi.
Più che un’azienda, quella di Alessandro la si può definire un legame col territorio. Una devozione fatta di studio, impegno, fatica che ne hanno fatto un’impresa evoluta. Una vocazione che ogni giorno si manifesta con la valorizzazione dell’ambiente, tenerissimi finocchi dal sapore eccezionale, fantastici broccoletti, le migliori mele annurche, cavoli calabresi e tutto ciò che la terra rispettata e curata sa offrire. E poi ci sono loro, i ‘cavalieri’ dell’azienda: gli animali, super coccolati e accuditi come una madre cresce i suoi figli. Sono loro a dare il buongiorno alle prime ore del mattino e quell’aria di ‘casa’ che fa del buono anche il bello.
Nonostante le difficoltà e con profonda umiltà, con la voglia di fare e di imparare, Alessandro continua a mantenere vivo il lavoro di chi lo ha preceduto, costruendo ed alcune volte ricostruendo. Alla fine, il futuro, si può erigere sulle fondamenta del ricordo di un bel passato e questo è la base del suo impegno. Oggi per lui essere un giovane agricoltore significa far fronte col massimo dinamismo ed energia alle esigenze della moderna agricoltura. E in questo contesto, essere un agricoltore biologico è una delle sfide più avvincenti. Tendere all’agricoltura e all’allevamento di precisione, massimizzando il risultato, preservando le risorse, attuando la duplice declinazione della “sostenibilità”, economica ed ambientale, biodiversità e diversificazione.
Abbiamo parlato di idee young e ‘biorivoluzionarie’ ed anche su questo Alessandro ha avuto una marcia in più. Siamo abituati a vedere buoni spesa nelle profumerie, nei negozi di abbigliamento, ma mai nessuno ha pensato di regalare un buono spesa per le eccellenze bio. E per fare un regalo a voi stessi nel segno della tradizione passate in azienda e lasciatevi incantare dal fascino dei prodotti di stagione, dalla dolcezza degli animali, dalle sfiziose confezioni regalo nel segno della nostra migliore tradizione: aglio, olio e peperoncino rigorosamente targate Azienda Agricola Alessandro Nardoni. Solo per dirne una. Un giovane che si è costruito con le sue forze e con il rispetto delle stagioni.
Se i giovani sono il futuro, questo è il futuro dell’agricoltura bio.
Monia Lauroni