Dopo la denuncia nei confronti della 32enne per i reati commessi ai danni della madre, è scattato il “divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa”. La misura cautelare si è resa necessaria dopo le violenze subite dalla povera donna. Le ultime lo scorso settembre.
Sono stati i carabinieri della locale stazione a notificare alla giovane un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale di “divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, emesso il 29 ottobre dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Frosinone. La trentaduenne era già nota alle forze dell’ordine per i reati di rapina, maltrattamenti in famiglia e calunnia. Stando alla ricostruzione dei fatti, lo scorso mese di settembre, la ragazza è stata deferita in stato di libertà dai militari dell’Arma alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Frosinone per il reato di rapina proprio nei confronti della madre con la quale viveva. Numerosi anche gli episodi di maltrattamento, tutti segnalati dai carabinieri all’autorità giudiziaria competente che ha deciso per l’allontanamento della figlia violenta.