La manutenzione di una chiesa non è mai fine a se stessa, ma è esempio di civiltà e continuità con un passato che non può e non deve essere lasciato alla mercè del tempo, che se da una parte impreziosisce con la sua storia antica dall’altra indifferente deteriora. Ma la manutenzione ed il restauro di un tetto gravemente danneggiato e di una facciata trecentesca richiedono non solo buona volontà ma un forte sostegno finanziario e infinite peripezie burocratiche. Grazie alla caparbietà del direttivo della Confraternita della Morte Carità ed Orazione e Pia Unione dell’Addolorata di Veroli, per la chiesa dell’Annunziata, comunemente chiamata Sant’Agostino, luogo sacro di grande rilevanza storica e religiosa che da secoli custodisce la sacra effige della Madonna Addolorata attribuita al Verzelli, ed il Cristo Morto ligneo di rara bellezza, è in atto una grande opera di restauro. Una corsa contro il tempo che riguarda tutti i verolani. E’ da quei frontali che il Venerdì Santo prende inizio all’alba una delle processioni più belle e più sentite del territorio, una tradizione e un atto di fede di immenso impatto spirituale e sociale. La Confraternita al fine di ricavare fondi necessari per i lavori ha organizzato per giovedì 4 marzo una cena da asporto su prenotazione. Distanti ma vicinissimi nelle intenzioni e nel supporto per continuare in sicurezza a far vivere uno dei simboli più profondi della nostra cultura religiosa. La staffetta di solidarietà è già partita per la cena da asporto che comprende lasagna, polpette al sugo, patate al forno e sbriciolata. Nutrire corpo e spirito per saziare una fame di vita e di amore che rende piegati e tristi le cose lasciate invecchiare senza cura. Quella chiesa è più di un edificio, è tormento e fiducia di un popolo intero. E’ storia, lacrime, passaggio e ristoro. Siamo tutti chiamati in causa. Per prenotazioni, Rita 338 6350539; Massimo 338 5921610; Umberto 334 2800619.
Monia Lauroni