“Chi mira più in alto si differenzia più altamente.” Galileo Galilei.
Veroli ha mirato altissimo, con la lucida consapevolezza del rischio delle grandi altezze. Come chi scala una vetta a piedi nudi, con la sola meravigliosa idea che da quel punto altissimo godrà di un paesaggio splendido. Due sole corde a sostenere l’impresa: quelle del coraggio e della cultura. E di coraggio l’amministrazione Cretaro ne ha dimostrato tanto, quel coraggio che ora si è fatto vanto di essere diventato esempio per l’intero territorio. Lo ha riconosciuto e sottolineato la Consigliera Sara Battisti, in rappresentanza della Regione Lazio, ospite alla conferenza stampa di presentazione dell’estate verolana. “Estate & Cultura” Veroli 2023, è riassunta così la proposta ernica che da giugno a settembre riporterà Veroli al centro dell’interesse. Una proposta corposa, trasversale che toccherà tutte le fasce d’età. Investire sulla cultura e, come ha sottolineato il sindaco ernico Simone Cretaro, farlo con ‘ragione di causa’ dopo aver prima investito molto sulle strutture per permettere di ospitare eventi di alto spessore in sicurezza. Sicurezza non solo intesa come ‘burocratica’ ma anche nella sua forma più ‘umana’: sicuri cioè di poter offrire il meglio in una Veroli messa a nuovo, accogliente e decorosa. Un obiettivo che è stato possibile solo grazie ad un grande lavoro di squadra in cui ognuno ha giocato la sua parte. E ad ognuna di queste pedine il sindaco ernico ha rivolto il suo accorato ringraziamento. È stato il primo pensiero espresso, quello della riconoscenza. Prima ancora di presentare gli eventi, prima ancora di entrare nel vivo del contesto che ha radunato a sé staff comunale, rappresentanti di associazioni, il Comandante della Polizia Municipale Massimo Belli, una rappresentanza della Protezione Civile, Pro loco, direttori tecnici e artistici, stampa, e cittadini. I cittadini: a loro e per loro sono state spese tutte le forze per un’ estate che si prospetta ‘spettacolare’. Tanto spettacolare quanto è stato complicato organizzarla. Così la benevola chimera di quello che accadrà, delegata alla Cultura Francesca Cerquozzi, ha definito il lavoro svolto in questi anni. Anni che dalla prima entrata a gamba tesa della pandemia hanno stravolto ogni angolo della comunità. Un pensiero lo ha prima delicato allo storico giornalista Egidio Cerelli, per la prima volta assente ad un evento verolano. Prima i cittadini poi tutto il resto. Questa è la cultura di Francesca Cerquozzi, il suo ‘abituare alla bellezza’ in un tempo in cui il senso di comunità pare essere stato schiacciato dal personale. La Belleza dunque, la Cultura è bellezza, la cultura intesa come socializzazione, come collaborazione ed inserimenti in reti nazionali, una cultura capace di riportare al centro proprio la comunità. Tutta. Su questo concetto di cultura che punta su una diffusione più capillare su tutto il territorio si snoda il cartellone dell’estate ernica capace di integrare diversi aspetti di natura politica, sociologica, ambientale, storica, filosofica, teatrale, musicale, sportiva e appunto culturale. Confermati i pilastri storici: Incontriamoci a Veroli a cura della libreria Ubik di Frosinone con ben nove ospiti di spessore. Torna Veraviglioso Festival curato da Terzostudio, nato per sostituire i Fasti Verolani in tempo Covid e oggi consolidato e divertente spettacolo per famiglie. La sfida riuscita del Festival della Filosofia sotto la direzione artistica di Fabrizio Vona quest’anno toccherà un tema particolarmente attuale e discusso ‘La tecnica e l’umano’. Immancabili i Fasti Verolani affidati alla direzione di Terzostudio. Ancora il Festival dello Sport Raccontato- Tutti i Colori del Libro con ‘Sport passione e sostenibilità’, Ernica Etnica sotto la direzione artistica di Giuseppe Gennaro, Chiostro in Scena a cura dell’Associazione Duecento 22-Arte e spettacolo, due le serate per Tarantelliri con a chiusura Piero Pelù. E ancora Bollicine in Veroli e il saluto all’estate verolana con la tradizionale Pantasema in collaborazione con la Pro Loco. Tra questi pilastri non mancheranno cinema, balli e canti popolari, sagre, serate a tema e soprattutto allegria e spensieratezza che coinvolgeranno non solo il centro ma tutte le frazioni. La nuova Cultura è tutto questo, unito insieme, un nastro che si scioglie in ogni angolo del territorio ernico. Si potrebbe definirlo leggendario. Non come gli atti degli eroi di imprese fuori dal comune, ma per il lavoro di tutte quelle persone che, senza clamore e nel silenzio, hanno operato professionalmente con amore e passione autentica. Possiamo dirlo senza remore, per organizzare un evento oggi devi essere dotato di superpoteri. Se all’ordinaria burocrazia si aggiunge comunque la crisi post covid, il rischio di arrendersi prima di arrivare alla fine di una rassegna articolata è altissimo. Ma si sa, chi si occupa di cultura e di comunità ha la testa più dura di Ben Grimm, l’uomo roccia dei Fantastici Quattro. Così, senza saltare gli ostacoli ma abbattendoli uno a uno non si arrende mai: la Cosa avvriva sempre al traguardo. Mai nulla di splendido è stato realizzato se non da chi ha osato credere che intorno a sè ci fosse qualcosa di più grande delle circostanze.
Per i dettagli e le date degli eventi consultare le pagine social del Comune di Veroli e della Proloco.
Monia Lauroni