HOMEPAGE CRONACA Venerdì 21 febbraio, Convegno su Maria Salome e sulla ‘Pista Efesina’

Venerdì 21 febbraio, Convegno su Maria Salome e sulla ‘Pista Efesina’

1580
CONDIVIDI
Santa Maria Salome al centro di un convegno che promette di unire l’analisi erudita della figura della Patrona di Veroli con il fascino della conversazione amichevole sulla centralità della sua figura per i fedeli e sui personaggi che intersecarono il suo percorso esistenziale. L’incontro, voluto del rettore don Angelo Maria Oddi e dal Vescovo della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino Monsognor Ambrogio Spreafico, è previsto per la giornata di venerdì prossimo proprio nella stupenda basilica che porta il nome della santa e che ad essa è dedicata. Al summit parteciperanno sacerdoti, fra cui spicca don Giovanni Magnante, operatori pastorali e fedeli, quasi a sottolineare la natura sfaccettata di un incontro che non vuole essere solo somma cognitiva, ma anche sunto emozionale sulla figura di Maria Salome ed esplorazione del filo conduttore che unirebbe la città di Efeso con la perla degli Ernici. E di figura importantissima, non solo per Veroli ma per l’intera diocesi, si tratta. Ad essa infatti si fa risalire il primo annuncio del Vangelo. Con Maria Salome ci si è da sempre dovuti cimentare con quel fertile terreno in cui si sono mischiate tradizione e storia, individuazione delle fonti e investigazione sui loro punti di innesto con i luoghi di approdo scritto della fede. Nel 2007 era stata messa in atto una ricognizione canonica e da allora l’usta benevole da seguire era stata quella dei documenti certi storici conservati negli archivi. E in quel cammino di scoperta si sono affiancati a Maria Salome altri verolani illustri, affiorati dalla Storia come benevoli alfieri; fra di essi Caio Rusticano, un verolano Asiarca di Efeso al tempo di Giovanni, pare imparentato con il primo vescovo ernico Mauro. E ancora, l’ernica Gracilia o Gratilla o il compagno di apostolato di Maria Demetrio. Pioniere di questo nuovo, entusiasmante e ramificato percorso di ricerca un altro verolano, Carlo Tarquini “a cui dobbiamo – afferma un entusiasta don Angelo Oddi – il coraggio di aver tolto per primo un po’ di polvere sulla tradizione e leggenda di Maria Salome. L’incontro di venerdì – ha chiosato il rettore – ha semplicemente l’ambizione di incuriosire, su un eventuale filo conduttore tra Efeso e Veroli, tra la nostra chiesa diocesana e Giovanni… poi il resto lo lasceremo agli storici”.
Monia Lauroni