HOMEPAGE CRONACA SORA, IL DEGRADO NOTTURNO NON CESSA E I RESIDENTI SONO ESASPERATI

SORA, IL DEGRADO NOTTURNO NON CESSA E I RESIDENTI SONO ESASPERATI

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Ostaggio di degrado e malcostume, il centro storico di Sora sembra essere diventato qualcosa di più di uno dei tanti spot cittadini italiani soggetti alle inflessibili regole di un’estate cafona ma per poco. La cittadina è da tempo teatro di episodi e comportamentI che hanno portato i residenti di alcune specifiche zone ad invocare interventi mirati da parte dell’amministrazione comunale in carica. Tuttavia, ed almeno stando a quanto trapela dalle fonti interessate finora dalla sede municipale, non sono giunte neanche i classici endorsement di prammatica con cui genericamente gli amministratori sono empatici con i cittadini ma statici con i provvedimenti. Insomma, su sporcizia e degrado nel centro storico di Sora tutto tace, meno che la voce di chi tacere proprio non può. Perché non può? Perché di questi tempi abitare a Sora alle spalle della chiesa di San Bartolomeo o tra i vicoli di via Cittadella significa vivere un inferno notturno che, con il gran caldo a fare upgrade, ridurrebbe in pappa anche il cervello di un monaco tibetano che di pazienza ci vive. Rumori, schiamazzi, urla, sporcizia, “vestigia” di bivacchi alcolici lasciate in strada a macerare nella canicola, baruffe molto vicine ad essere liti e liti molto lontane dall’essere semplici e brevi baruffe di venia stagionale. E su tutto la costante sensazione dei residenti di essere abbandonati ad un destino che sembra essere quello sempiterno dei cittadini usati per i cimenti d’urna e dimenticati per i servizi che da quei cimenti dovrebbero discendere. Vivere in mezzo a muri imbrattati, facciate “tatuate” dalle pallonate ed agli escrementi che fanno massa critica e puzzolente sull’asfalto rovente non dev’essere una bella cosa. Ecco perché, almeno secondo le fonti, il sindaco Luca Di Stefano sarebbe stato messo a conoscenza da tempo della situazione e nelle condizioni cognitive di agire. E tuttavia questo “preview” del degrado pare non abbia sortito (non ancora almeno) alcun effetto pratico. Quello che prima era sporco, maleodorante ed imbrattato sporco, maleodorante ed imbrattato è rimasto, l’illuminazione che sul caso di specie è deterrente principe è rimasta quella umbratile di sempre e di idropulitrici almeno per togliere la crosta superficiale di quell’orrore non se ne sarebbe vista traccia. Dire che i residenti sono stanchi è una inutile iperbole, ribadire che i medesimi hanno diritti sacrosanti ad essere ascoltati su istanze così urgenti è un dovere. Un dovere che si spera figli iniziative concrete e non slogan-pannicello o gli imbarazzati silenzi finora opposti alla vicenda.
Monia Lauroni