Quando l’arte diventa strumento di solidarietà e trova ispirazione nell’essenza della vita, negli attimi sfuggenti di ogni giorno di chi i giorni li vive come una condanna.
“Un assist per il Ruanda” è il nome della raccolta fondi benefica organizzata dalla associazione Rifard di Veroli, per promuovere lo sviluppo didattico e sportivo nella nazione centrafricana.
L’inoziativa è partita ieri giovedì 19 agosto, con un giá incoraggiante successo di pubblico, e fino a domenica 22, sarà possibile visitare nella sala d’arte Crystal, in via Casalunga a Veroli, una mostra di opere d’arte realizzate dall’artista Emanuela D’Ambrosio, la vendita delle quali permetterà all’associazione verolana di contribuire a finanziare lo sviluppo di attività didattiche.
Pallacanestro e solidarietà sono i temi al centro delle creazioni di D’Ambrosio, che accompagneranno il visitatore alla scoperta di un percorso solidale, attraverso sensazioni, colori e drappi proprio delle zone dell’Africa equatoriale.
L’iniziativa passerà attraverso il progetto di aiuti internazionali Bee Project, creato alcuni anni fa e che ha permesso già di costruire un campo da pallacanestro regolamentare, frequentato ed usato dai ragazzi della Kora Catholic School per avvicinarsi al mondo della palla a spicchi.
Le otto creazioni della artista di Isola del Liri sono state realizzate con la tecnica dell’embroidery, ovvero con ricamo su tela, utilizzando tessuti e stoffe arrivate direttamente da nazioni centro africane; in questo modo si è voluto dare maggior risalto e forza all’iniziativa con lo scopo benefico, destinata alle giovani popolazioni ruandesi aumentandone, seppur idealmente, il legame e l’unione di intenti.
Durante i quattro giorni di esposizione, l’artista e i soci di Rifard saranno a disposizione di tutti quanti vorranno visitare la mostra e lasciare un proprio contributo, dando la propria disponibilità a spiegare il progetto direttamente nella sala d’arte, a partire dalle ore 18,00 e fino a sera inoltrata.
“Con questa iniziativa puntiamo ad istituire una borsa di studio, oppure a poter dare agli sportivi locali un istruttore che insegni loro gli aspetti tecnico-tattici della pallacanestro – hanno spiegato i responsabili della associazione verolana – cerchiamo di diffondere la cultura dello sport, attraverso il basket, e dare un contributo alla formazione scolastica di splendidi ragazzi che abbiamo già avuto modo di conoscere personalmente”.