I sommozzatori hanno individuato il cinquantenne che si era lanciato a mezzogiorno davanti agli operai che dirigeva in un cantiere stradale.
Dramma a Ponte Cavour. N. F. , un geometra di 51 anni, originario di Ferentino e che lavorava per una ditta di Artena, stava supervisionando alcuni lavori stradali, si è gettato poco dopo mezzogiorno di oggi nel fiumeTevere all’altezza di via Tomacelli.
I sommozzatori dei vigili del fuoco – come riporta il “Corriere della Sera”,dopo averlo cercato per quasi due ore, hanno individuato il corpo sul fondale melmoso del fiume proprio sotto il ponte e lo hanno recuperato alle 15. Sul caso indagano i carabinieri. La pista del gesto volontario, forse legato a una difficile situazione personale – secondo alcuni operai che lavoravano con lui, da qualche tempo il cinquantenne era duramente provato dalla fine del suo matrimonio -, è quella seguita con maggiore convinzione. Sarà ora l’autopsia a fornire altre risposte agli investigatori dell’Arma che hanno ascoltato il personale del cantiere stradale sul ponte.
I testimoni: «E’ sceso dal camion e ha scavalcato il parapetto»
Stando sempre ad alcune testimonianze, il geometra sarebbe sceso da uno dei due camion della ditta dirigendosi verso il parapetto, che ha scavalcato lanciandosi nel fiume da un’altezza di oltre 12 metri sotto gli occhi dei colleghi. Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori, anche con i gommoni della polizia fluviale, oltre ai pompieri e ai carabinieri, che hanno scandagliato il Tevere da ponte Cavour fino all’isola Tiberina per ritrovare il corpo. Ma fin dall’inizio c’era il sospetto che il cinquantenne fosse finito sul fondale a poche decine di metri da dove si era buttato. Le indagini puntano ora a chiarire cosa sia accaduto lunedì mattina poco prima che il geometra decidesse di farla finita. E per questo vengono analizzati anche i tabulati del suo telefonino.