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Regione Lazio – Da Venerdi 23 dalle 24 alle 5 ci si potrà spostare solo per motivi di lavoro e salute

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NICOLA ZINGARETTI REGIONE LAZIO ALESSIO D’AMATO ASSESSORE

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato con il ministro della Salute, Roberto Speranza, una nuova ordinanza con la quale introduce il coprifuoco notturno nel Lazio, come  poco prima avevano fatto il governatore della Lombardia Attilio Fontana e quello della Campania Vincenzo De Luca. Dopo gli incontri con il Comitato Tecnico Scientifico, l’assemblea dell’Anci, la Conferenza dei Rettori e l’Associazione dei presidi, la Regione Lazio ha deciso di potenziare la rete Covid attraverso l’incremento di posti letto dedicati all’assistenza di pazienti affetti da Covid-19, identificando strutture pubbliche e private ulteriori rispetto a quella già inserite nella rete  Covid, anche parzialmente dedicate e provvedere all’ampliamento dei posti di quelle già inserite in rete, fino al raggiungimento di 2.913 posti letto di cui 552 dedicati alla terapia intensiva e sub-intensiva. A partire dalla notte tra venerdì 23 ottobre e sabato 24 ottobre, vietare gli spostamenti in orario notturno sul territorio della Regione, dalle ore 24 alle ore 5 del giorno successivo, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze (a titolo esemplificativo, per i lavoratori, il tragitto domicilio, dimora e residenza verso il luogo di lavoro e viceversa), e per gli spostamenti motivati da situazioni di necessità o d’urgenza, ovvero per motivi di salute. Servirà l’autocertificazione. Gli spostamenti in orario notturno consentiti dovranno essere comprovati tramite un modulo di autocertificazione che è a disposizione sul sito della Regione Lazio. E ancora, l’ordinanza prevede a partire da lunedì 26 ottobre, di potenziare la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e nelle Università. Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari al 50% degli studenti, con esclusione degli iscritti al primo anno, mentre le Università incrementano il ricorso alla didattica digitale integrata per una quota pari all’75% degli studenti iscritti, con esclusione delle attività formative che necessitano della presenza fisica o l’utilizzo di strumentazioni. Gli effetti della presente ordinanza cessano al trentesimo giorno dalla data di pubblicazione.