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Rapporto Ecomafia 2021 di Legambiente: i numeri degli illeciti ambientali nella provincia di Frosinone

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 Nonostante il 2020 sia stato l’anno caratterizzato dalle ferree chiusure causate della pandemia, stando ai dati riportati dal nuovo Rapporto Ecomafia 2021, i reati ambientali in Italia sono aumentati dello 0,6% rispetto al 2019.

Come si legge nel comunicato stampa di Legambiente, parliamo di una media di 4 ogni ora per un totale di 34.867 illeciti. Di questi il 46,6% sono stati registrati nelle regioni con una radicata presenza mafiosa, facendo riscontrare anche un aumento degli arresti e delle persone denunciate (rispettivamente il +14,2% e il +12%). L’allerta maggiore è stata riscontrata per i reati commessi nei confronti di boschi e fauna. Parliamo di 4.233 incendi (+8,1%) e 8.193 illeciti contro gli animali (quasi uno ogni ora).

Per quanto riguarda i reati nel ciclo dei rifiuti, invece, si conta un lieve calo ma un aumento degli arresti (+15,2%) e di denunce nel ciclo dei rifiuti del cemento (+23,1%).

Redatto in collaborazione con le forze dell’ordine, il Dossier Ecomafia 2021 di Legambiente offre un quadro relativo ad ogni regione italiana e il Lazio, rispetto al 2019 è tra le regioni con il più alto numero di illeciti ambientali. Di fatto si trova nella quarta posizione in classifica ed ha superato anche una delle regioni tradizionalmente caratterizzata da reti mafiose: la Calabria.

Nella Regione Lazio il numero totale di reati ambientali è pari a 3.082 (circa 8,5 al giorno), le denunce ammontano a 2.775, i sequestri a 1.295 mentre gli arresti sono scesi da 62 a 40. Tra le province, poi, quella di Roma è al secondo posto in assoluto con un numero di reati pari a 1.518 e quella di Latina occupa la diciassettesima posizione. Procedendo, poi, Rieti conta 218 reati, Frosinone 215 e Viterbo 183. Il settore che ha contribuito maggiormente all’aumento degli illeciti nella Regione Lazio è lo smaltimento dei rifiuti con 736 reati, 942 denunce, 36 arresti e 391 sequestri. Questi dati portano la Regione a posizionarsi al secondo posto circa i reati legati al ciclo dei rifiuti, mentre nel 2019 era al terzo posto. Prima regione in classifica per tali reati è attualmente la Campania. Anche nel settore dei rifiuti la provincia di Roma è quella che conta più reati (418) salendo al secondo posto. Al decimo c’è la provincia di Latina (114 illeciti), Viterbo ne conta 69, Frosinone 62 e Rieti 39. Inoltre, la Regione Lazio è anche al quarto posto nella classifica degli incendi negli impianti di trattamento dei rifiuti. Nel 2020, infatti, gli incendi sono stati ben 128 (il 9,9% del totale nazionale). A fronte di dati così sconcertanti anche a livello nazionale, cosa occorre fare per combattere le Ecomafie? Secondo le dieci proposte avanzate da Legambiente è “Fondamentale non abbassare la guardia contro gli ecocriminali, completare e rafforzare il sistema normativo e alzare il livello qualitativo dei controlli pubblici ambientali in tutta Italia, a partire dal Centro-Sud, soprattutto ora che il Paese spenderà le ingenti risorse pubbliche previste dal PNRR”.

Elisa Rossi