HOMEPAGE CRONACA Questa mattina, presso la Villa Comunale di Frosinone, alla presenza delle massime...

Questa mattina, presso la Villa Comunale di Frosinone, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, si è svolta la cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci

74
CONDIVIDI

Questa mattina, presso la Villa Comunale di Frosinone, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, si è svolta la cerimonia in memoria di Giovanni Palatucci, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Giusto fra le Nazioni, nel sito in cui, nel 2023, era stato piantumato un albero di ulivo, simbolo di pace, ed era stata scoperta una targa a lui dedicata, dono dell’amministrazione comunale.

La grande famiglia della Polizia di Stato ha voluto ricordare Giovanni Palatucci, giovane commissario che dall’ 8 settembre 1943 fu reggente della Questura di Fiume, oggi Rijeka, città della Croazia; dopo un anno, il 13 settembre 1944, fu arrestato e deportato a Dachau dove morì il 10 febbraio del 1945, dopo aver subito circa quattro mesi di stenti e torture. Il suo corpo venne gettato in una fossa comune sulla collina di Leitenberg, insieme ai corpi di centinaia di ebrei e di antifascisti.

Dopo la deposizione della corona e la benedizione officiata dall’Assistente Spirituale della Polizia di Stato per la Provincia di Frosinone, don Mauro Colasanti, la cerimonia è proseguita con gli interventi del Vice Questore Vicario, dott. Raffaele Attanasi, e del Sindaco di Frosinone, dott. Riccardo Mastrangeli, che anche quest’anno, ha mostrato grande sensibilità e consueta, oltre che preziosa, collaborazione, con la nostra Istituzione per la realizzazione dell’iniziativa.

Presente l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, la cui sezione di Frosinone porta proprio il nome di Giovanni Palatucci.

Il valore del suo sacrificio deve essere di esempio per le giovani generazioni, rappresentate, nella circostanza, da alcune classi di alunni frequentanti gli Istituti Comprensivi di Frosinone, 1 e 4.

A loro è stato affidato il “messaggio” di pace e fratellanza tra i popoli. La loro presenza alla cerimonia acquisisce un valore particolarmente significativo, affinché attraverso la loro testimonianza si mantenga sempre viva la memoria del sacrificio di quanti hanno perso la propria vita per salvare quella altrui.

A fine cerimonia, i giovanissimi studenti sono stati omaggiati con gadget della Polizia di Stato.

Un sentito ringraziamento va inoltre al musicista Simone Zomparelli, iscritto al conservatorio cittadino e nipote di un poliziotto in quiescenza, sempre presente alle nostre iniziative, nelle quali mette a disposizione la sua grande professionalità, evidenziando, altresì, la sua immensa ammirazione per la nostra Divisa.

Frosinone, 11 febbraio 2025