HOMEPAGE CRONACA Quel Filo che unisce… e dona speranza

Quel Filo che unisce… e dona speranza

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Nel baule dei ricordi. In quella magia di fili annodati che creano un’esplosione di colori e di punti. Nei pattern delle coperte crochet, in quelle righe, fiori e forme circolari. In quei pomeriggi che le nonne passavano ad utilizzare gli avanzi di lana per creare con pazienza e fantasia allegre mattonelle all’uncinetto che poi cucivano e coloravano di allegria tutta la casa. Rigorosamente all’uncinetto, rigorosamente ‘fatte a mano’. In quel catasto di cose, di scialli, di centrini, di coperte, di profumi di un tempo ha rovistato la frusinate Anna De Persis. E da quel baule così straordinariamente pieno di tutto e di niente, ha estratto un filo: Il Filo che unisce e dona speranza. Inizia così la grande avventura, così per gioco, per caso, per la sola intenzione di intrecciare quei fili nel cuore di tutti e donare colori sgargianti di solidarietà. E’ così che nascono le cose buone, e come tutte le cose buone si moltiplicano, si intrecciano, fuggono come capelli sciolti e incrociano altre mani, altri colori, altri alleati, altri fili a cui allacciare sogni e speranze. Ed annodarlo in un unico grande ricamo. L’associazione “ Il filo che unisce e dona speranza “ è questo filo, un filo forte, resistente alle brutture del mondo, un filo dal sapore vintage che grazie al contributo di ormai tante bravissime ‘uncinettine’ associate o anche solo ‘simpatizzanti’, fa esplodere ogni luogo che tocca di originalità, di bello, di straordinariamente solidale. Tante le iniziative che l’associazione propone per i vari territori e la risposta è sempre un colorato e meraviglioso ‘si’. E’ la speranza che esplode nelle arti di un tempo, sui tronchi degli alberi coperti di iridescenti patchwork colorati, di cuori e fiori di cotone che si posano su scalinate di pietra, su banchi interamente ricoperti di originalità, negli imponenti e originalissimi alberi di Natale interamente composti da mattonelle realizzate con la pazienza, la creatività e l’amore che solo donne straordinarie con mani d’oro e cuore grande sanno offrire a chi ne ha bisogno. E di colori in questo periodo ne abbiamo tutti una gran necessità. Specialmente se quei colori poi, attraverso speciali mercatini ed iniziative diventano una mano tesa a chi vive condizioni di precarietà. Forse Anna tirando da quel baule dei ricordi il suo primo filo non immaginava neppure che sarebbe riuscita a costruire, con un uncinetto, un mondo migliore. Anna e le sue uncinettine non si fermano mai, menti veloci più delle loro dita. Archiviata con straordinario successo l’iniziativa natalizia che ha coinvolto la cittadina di Torrice sono già proiettate verso un nuovo progetto in ‘progress’. Un mercatino in cui saranno protagoniste mantelline e babbucce. L’uncinetto e il filo fanno la loro parte, ma a scorrere tra le dita è l’armonia e la gioia di un gruppo di donne aperto, creativo, volto alla primavera come fiori di ciliegio sui rami. Questa è la speranza. Questa è la bellezza. La bellezza di far riscoprire l’antica arte dell’uncinetto unendola all’ utilità sociale. La bellezza di un gruppo libero da pregiudizi, ideologie partitiche e religiose. Questa è la forza delle donne, di quelle che ci hanno creduto di più, che non avevano ancora in mente la strada e si sono lasciate condurre da quel filo che si chiama speranza. Voci, lavoro, cuore, colori e vita oltre le mascherine. Aria pulita e sfumature intense e nuove. Fantastiche e preziose. Come un filo d’oro.

Monia Lauroni