Euripide non si discute. Non a Veroli. Ancor di più se la messa in scena è ambientata tra siti culturali meravigliosi che di notte esaltano ancor di più la loro bellezza. Quattro sold out consecutivi per ‘Chiostro in Scena’, spettatori che hanno preferito restare in piedi a causa dei posti limitati come da regolamento ‘VeroliSicuramente’ pur di non perdersi uno spettacolo. Si chiude gloriosamente il sipario sulla rassegna teatrale ‘open air’ proposta dall’Associazione Duecento22 Arti e Spettacolo, gestore del Teatro Comunale ernico. Un successo quasi inaspettato, sperato e azzardato proprio come le grandi storie che hanno acceso i riflettori su spaccati di vita e grandi classici del teatro locale e internazionale. Il risultato? Un pubblico diverso, più vero, un pubblico affamato di teatro e di emozioni. Un pubblico post Covid con tutti i suoi limiti e i suoi pregi. “E’ stato emozionante, elettrizzante e splendidamente incoraggiante – commentano Enrico Quadrozzi e Fabrizio Bellacosa dell’Associazione culturale Duecento22 Arti e Spettacolo – il successo riscontrato per questa prima edizione della rassegna teatrale estiva ‘Chiostro in Scena’ è stato per noi come un regalo la sera di Natale. Qualcosa che desideravamo intensamente, ma che non era scontato trovarlo nel sacco. Abbiamo sentito le vostre emozioni, ci siamo riempiti dei vostri applausi e questo rinnova e solidifica il nostro impegno per lavorare al meglio sul prossimo cartellone della stagione teatrale a venire. Abbiamo ricevuto già molte proposte da compagnie romane affermate, sarà un anno difficile ma non per questo meno emozionante. Vorremmo dirvi di più, ma le storie più belle sono quelle che non si svelano. Noi siamo Teatro, voi siete Teatro e ce lo avete dimostrato ad ogni spettacolo. Non è stato solo un nostro successo ma un successo di tutti e per questo rivolgiamo il nostro sentito ‘grazie’ al Comune di Veroli, al Sindaco Simone Cretaro, alla consigliera delegata alla Cultura Francesca Cerquozzi senza la quale nulla di questo sarebbe stato possibile. Grazie al funzionario dottor Mauro Ranelli per la squisita e professionale collaborazione. Ancora grazie alla Pro Loco di Veroli, al suo Presidente Gianluca Scaccia ed alle sue straordinarie collaboratrici. Alla Consulta delle Associazioni di cui siamo orgogliosi di farne parte. Grazie alle compagnie teatrali per aver accettato la sfida di recitare davanti ad un pubblico nascosto dietro le mascherine e di aver saputo cogliere solo nei loro occhi i sorrisi e il gradimento: Teatro Studio, Teatro Labrys, I commedianti del Cilindro ed il Teatro dell’Appeso. Grazie al nostro pubblico, vero attore, giudice e regista del nostro istrionico lavoro. Grazie a tutti voi, grazie Veroli. Il teatro per la sua intrinseca sostanza è fra le arti la più idonea a parlare direttamente al cuore e alla sensibilità della collettività, quindi senza recite e senza luci, ma nel buio misterioso e nel silenzio del dopo spettacolo, vi diciamo solo ‘Grazie’, arrivederci alla nuova stagione teatrale del Teatro Comunale di Veroli” Inchino, giù il sipario.