“Avrete sentito parlare del gioco #pokemongo – si legge sul social – che sta appassionando milioni di persone in tutto il mondo tanto da essere diventato in poco tempo una vera mania. Si scarica sullo smartphone e sfrutta la realtà aumentata, in pratica si inquadra con la fotocamera il mondo reale e lì appaiono dei pokemon (personaggi di cartoni animati) che devono essere catturati. La foto della Polizia spagnola che ho condiviso rende bene l’idea.
L’applicazione funziona se la fotocamera è attiva, perciò si vedono sempre più spesso persone che camminano per strada guardando lo schermo del telefono e assorte in strane attività.
Non voglio esprimere giudizi su questo gioco, ognuno lo farà in base alla propria sensibilità, sposo la politica dei colleghi spagnoli, limitandomi a dare consigli da poliziotta:
mentre siete immersi nel gioco, il mondo intorno a voi continua le sue attività, quindi attenzione a dove mettete i piedi, evitate di correre verso un pokemon, tanto non ve li rubate a vicenda perché ci sono per tutti nello stesso luogo.
Attenzione alla segnaletica stradale, se il semaforo pedonale è rosso, non c’è pokemon che tenga, le macchine passano e voi è meglio che stiate fermi.
Attenzione agli altri pedoni, si vedono video su Internet di gente travolta da chi ha la testa china sul cellulare. Intorno a voi ci potrebbero essere bambini piccoli, persone sedute al tavolo di un bar, anziani che camminano con il bastone, signore con le buste della spesa, a loro poco importa che un pokemon sbuchi da una macchina accanto, da sotto il tavolo del bar, da dietro un palo o un segnale stradale.
Assolutamente vietato giocare mentre si guida, qualsiasi mezzo. La linea tra curiosità per una novità e dipendenza può diventare sottile.
In poche parole, usate la testa, non solo le mani (anzi le dita) per toccare il cellulare e soprattutto rispettate chi non gioca“.
Fonte: tg24.info