Nelle prime ore odierne, nel corso dei servizi di vigilanza e prevenzione predisposti in ambito autostradale, una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Cassino notava il transito di un autocarro con il solo conducente a bordo che da una prima occhiata appariva come persona conosciuta gli operatori dedita al furto di mezzi pesanti.
Prontamente gli agenti si portavano all’inseguimento ed al km.674 raggiunto il mezzo intimavano l’Alt al conducente che si fermava nella adiacente piazzola di sosta.
Effettivamente l’uomo, un settantenne nato a Milano ma residente in provincia di Pavia, era la persona riconosciuta ed al controllo del mezzo si notava la manomissione del blocco di accensione nel quale era stato inserito uno spadino di circa 10 cm.
Poiché nella banca dati la targa del mezzo non risultava da ricercare quale provento di furto ed anche sulla considerazione che, nonostante la targa di recente immatricolazione, il mezzo per lo stato d’uso non appariva del tutto nuovo, si procedeva ad un più minuzioso controllo sulle targhe e sul telaio.
Infatti sulle targhe originali corrispondenti al numero di telaio vi erano state applicate le targhe esposte, ma nonostante tutto il mezzo non risultava rubato.
Il legale rappresentante della Ditta intestataria del mezzo contattato riferiva che lo stesso era stato parcheggiato qualche giorno fa in una area di cantiere in provincia di Bergamo per cui avrebbe immediatamente sporto denuncia.
Il responsabile veniva denunciato a piede libero per ricettazione e gli attrezzi atti allo scasso rinvenuti sull’autocarro posti sotto sequestro.