Michele Settanni è uno dei punti di forza dell’Alatri Calcio nel campionato di Promozione girone D. Nato ad Alatri il 28 dicembre 1985 è sempre stato un punto di riferimento per quanto riguarda il ruolo di centravanti a livello regionale. In questa stagione ha già realizzato 11 gol più due segnature in Coppa Italia e domenica scorsa contro l’Hermada ha addirittura realizzato una tripletta in un giorno molto particolare e speciale per lui e per la squadra. Questi tre gol sono stati anche l’occasione per una chiacchierata a tutto campo sulla stagione e sugli obiettivi futuri della squadra verderosa.
Michele, che emozione si prova a realizzare una tripletta davanti al proprio pubblico?
“E’ sempre bello realizzare una tripletta, quella di domenica scorsa poi aveva un sapore particolare perché tutti avevamo solo un pensiero: dedicare la vittoria a Immacolata e dare una piccola gioia al nostro compagno Alessandro Galuppi. Un segnale per ricominciare a vivere in un momento cosi difficile per lui.”
Quest’anno a quanti gol pensi di arrivare in campionato?
“Dal punto di vista personale sono abbastanza soddisfatto del rendimento avuto fino ad ora, 11 gol non sono pochi contando anche qualche squalifica e la pubalgia con cui sto convivendo purtroppo da Novembre. Sono fiero di essere il capitano di una squadra che rappresenta una città gloriosa come Alatri. Per quanto riguarda i gol, non sono una mia ossessione. Sono contento se la squadra gioca un bel calcio e conquista più punti possibili. Stiamo gettando le basi per fare una grande stagione il prossimo anno.”
Il gioco di mister Carlini ti valorizza di più a livello di gol?
“Ho tanta stima di mister Carlini, è un allenatore molto professionale per la categoria ed è un tecnico a cui piace lavorare tanto e fare un bel gioco. Sta dando fiducia a tanti giovani e credo che stia facendo un ottimo lavoro e i risultati si stanno vedendo.”
Pensi che in questa stagione tu e l’Alatri avreste potuto fare di più o la classifica alla fine rispecchia il valore attuale?
“Quest’anno è un anno di transizione, causa la squalifica che ancora pesa sulla società, ma dobbiamo ritenerci soddisfatti del gioco che stiamo esprimendo e della crescita dei tanti giovani che sicuramente saranno la nostra forza nella prossima stagione. Secondo me abbiamo meno punti rispetto al gioco espresso durante le partite giocate.”
Sei soddisfatto della tua carriera calcistica o hai qualche rimpianto?
“Mi sono tolto molte soddisfazioni, ma credo che la forza di una persona sia riconoscere i propri limiti. Sono stato e sono ancora un buon giocatore. Ho vinto un campionato a Monte San Giovanni Campano sempre con mister Carlini in panchina e la classifica cannonieri con l’Alatri. Mi sono divertito e continuo a farlo. Questo è l’importante.”
Un pensiero finale per i tifosi dell’Alatri ti senti di spenderlo?
“Certo. Un altra nota positiva della stagione è il fatto di aver riavvicinato tanta gente al “Chiappitto”. È stato bello vedere le tribune piene come un tempo in alcune partite molto sentite come i derby con Tecchiena e Anagni. I tifosi non ci lasciano mai soli neanche in trasferta e questo è un elogio per la passione e l’amore che hanno per questi colori.”
Massimo Papitto