Si è appena conclusa la conferenza stampa del presidente del Consiglio Conte a Palazzo Chigi.
Dal 18 maggio “riprende la vita sociale e riprendono gli incontri con gli amici. Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva del contagio potrà tornare a salire”.
Dal 18 maggio non ci saranno le autocertificazioni, ma resterà il divieto di assembramenti e distanza di un metro.
”Raccomandiamo di portare sempre la mascherina, di metterla sempre al chiuso ma anche all’aperto se non c’è possibilità di rispettare le distanze” ha dichiarato il premier, che è tornato a parlare anche dell’app Immuni, la cui sperimentazione “partirà nei prossimi giorni”.
Il presidente del Consiglio ha parlato anche del rapporto tra governo e regioni: con i governatori ”non c’è nessuno scarico di responsabilità, non si gioca in una fase di emergenza”, e sul riparto delle competenze, “passata l’emergenza”, “dobbiamo valutare con tutte le forze politiche se si può migliorare qualcosa su questo tema”.
Sulla ripresa del campionato di calcio, “per avventurarsi a indicare una data per la ripresa bisogna avere qualche garanzia in più che in questo momento non c’è”.
Il capo del governo ha poi continuato: “Non mi tiro indietro. Sono stato tacciato di essere dittatore, paternalista, illiberale, quindi mi pare che quando c’è bisogno la faccia questo governo ce la metta sempre”.
