Prato di Campoli tra i tre siti montani italiani da visitare: parola della rivista nazionale L’AcquaBuona.
Prato di Campoli svetta non per altitudine, ma per salubrità e bellezza sulla rivista nazionale L’AcquaBuona, periodico di cultura del buon vivere. Un primato tutto verolano che aggiunge valore al valore già assoluto e inconfutabile delle bellezze naturalistiche della terra ernica. Il polmone verde verolano trova menzione tra alcune proposte di pic nic in giro per l’Italia. Ad essere più specifici, orgogliosamente specifici, l’area di Prato di Campoli è stata la sola ad essere citata tra i luoghi montani del Centro Italia, insieme al Parco del Beigua in Lombardia ed il Parco del Gargano nel tacco pugliese dell’Italia. Un successo figlio della clamorosa bellezza dell’area montana del comune di Veroli e di una strategia che punta da sempre a valorizzare quella bellezza. Il fiore all’occhiello di quella meravigliosa ‘terra di mezzo’ che sta fra il godimento della natura e la possibilità di vivere momenti conviviali al suo cospetto. Una volta arrivati al meraviglioso pianoro a cui fanno da corona le principali vette dei monti Ernici, ci si accorge subito che le cose lì non sono state lasciate affatto al caso o in deroga ad una natura debordante. La pace dei boschi, il verde intenso dei prati che durante la bella stagione tengono il passo al fiorire dell’anima, alla voglia di pace e di aria pulita. Secolari faggi incorniciano la parte interna delle aree picnic situate sul meraviglioso pianoro. Un parquet naturale su cui camminare a piedi scalzi lungo i sentieri del buon vivere. In quelle nicchie di pace e convivio sono già posizionati comodi e rustici barbecue in pietra e tavoli con panche in legno, distanziati tra loro in modo tale da riuscire a mantenere, anche in particolari momenti di emergenza sanitaria, il distanziamento interpersonale. Strutture che hanno sia valore logistico che di integrazione con il paesaggio naturale circostante. Ma soprattutto che emanano quell’indefinito e meraviglioso senso di calore ed accoglienza che è prerogativa dei soli siti dove le cose vengono fatte con lo stesso amore e la stessa cura che la Natura riserva ai suoi figli. Un mondo che era già bello, ma che con l’amore dell’associazione che lo gestisce, in sinergia con l’amministrazione verolana, ha visto il suo fascino crescere. Come crescono le cose ben fatte dove lo splendore della vita semplice resiste ancora. E premia, a grossi titoli, su una rivista di respiro nazionale.
Monia Lauroni