Il 25 novembre ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. La Federazione provinciale del Partito democratico ha deciso di contribuire alla diffusione di un messaggio di sensibilizzazione contro la violenza coinvolgendo e responsabilizzando soprattutto gli uomini. Uomini che prendono le distanze dagli uomini violenti con un messaggio chiaro: “Io non sono come te”. In questo senso, utilizzando le pagine social della Federazione, è possibile inviare un breve video di pochi secondi con un messaggio teso a sensibilizzare la società in un giornata così importante. I video saranno pubblicati il 25 novembre. “Abbiamo sicuramente buone leggi – spiega Francesca Cerquozzi, responsabile diritti della Federazione – per combattere la violenza delle donne, ma dobbiamo fare ancora molto per cambiare la cultura della sopraffazione. Ci sono in gioco i diritti umani di tutti. Educhiamo i giovani: ogni bambina, ragazza e donna sia libera da discriminazioni, sottomissioni e violenza. In questi anni, grazie alla mobilitazione del mondo della cultura e della politica, è stato possibile cambiare la percezione di quello che avviene all’interno delle mura domestiche, trasformando la violenza da un fatto privato ad una questione pubblica. Aumenta la sensibilità, ma dobbiamo fare in modo che sia prima di tutto una battaglia condotta dagli uomini quella contro la violenza sulle donne. Senza il loro aiuto, ogni sforzo non sarà mai sufficiente”. “Si tratta – ha spiegato il segretario Fantini – di una campagna di comunicazione per stimolare il dibattito e favorire un cambiamento culturale all’interno della nostra società, per far sentire meno sole tutte le donne vittime di violenza. C’è bisogno di donne e di uomini che ci mettano letteralmente la faccia per quella che è una battaglia che deve unire tutti. E vogliamo sgombrare il campo anche da un ulteriore equivoco che spesso accompagna le cronache su episodi intollerabili: ad essere colpevolizzata non può essere la vittima, bisogna mettere fine a questo gravissimo equivoco perché la violenza non ha attenuanti, non ha scusanti e va assolutamente fermata, non giustificata. La Federazione provinciale è in prima linea e auspico una partecipazione importante. Tutti dobbiamo sentirci protagonisti in questa battaglia culturale”.
23 novembre 2020