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A Paliano, in ricordo di Willy, il Presepe delle diversità dei ragazzi di Casa Johnny

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Un Natale in ricordo di Willy Monteiro Duarte, il giovane di 21 anni ucciso lo scorso 6 settembre in una notte di violenza a Colleferro. A ricordarlo un’iniziativa promossa dai ragazzi di “Casa Johnny & Mary”, la struttura residenziale socio-riabilitativa per pazienti con disagio mentale con sede a Paliano, comune nel frusinate dove Willy era cresciuto ed ha ancora tanti amici.

A largo Aldo Moro, dove campeggia il murales a lui dedicato dallo street artist toscano Ozmo, i ragazzi di “Casa Johnny & Mary” hanno realizzato un originale presepe artigianale con sagome di legno, con la particolarità di un Gesù nero. Una scelta, quest’ultima, dettata da un duplice significato, come spiega il direttore della struttura, Enzo Prisco: “Volevamo rimarcare la diversità che quotidianamente i ragazzi di ‘Casa Jonny & Mary’ incontrano e per questo non c’era luogo migliore per installare il presepe nel luogo simbolo dove viene ricordato Willy, un ragazzo che incarna la diversità di un modo di vivere basato sulla solidarietà e non sulla violenza”.

Una scelta sostenuta fortemente dall’amministrazione comunale. “Abbiamo accolto subito con grande piacere la volontà di “Casa Johnny & Mary” di installare un presepe nelle strade del nostro paese”, afferma il Vicesindaco e Assessore alla Cultura Valentina Adiutori. “Ancora più soddisfacente è stata la visione di quest’opera dai tratti particolari quanto inconsueti. Profondo il messaggio inoltre di questo presepe: non uniformarsi alla massa nel modo di pensare, di agire, di apparire. È solo nella diversità che si può comprendere l’altro. A volte essere diversi non è una scelta, ma solo frutto di pregiudizi e dell’ignoranza. E questi ragazzi ce lo dimostrano”.

L’iniziativa ha avuto il doppio obiettivo di riaccendere l’attenzione dell’opinione pubblica su un fatto gravissimo che ha scosso tutta l’Italia, ricordando, allo stesso tempo, che la solidarietà e l’inclusione sociale debbono tornare ad essere centrali nelle politiche del Paese. “Abbiamo deciso di realizzare il bambino di colore nero per dare rilevanza all’evento tragico, che in questo modo diventa evento di nascita e allo stesso tempo rimarcare la nostra diversità”, spiega Totò Calì, collaboratore delle strutture residenziali e socio riabilitative palianesi, referente delle attività artistiche e laboratoriali degli utenti psichiatrici.

a cura di B.G. e pm