HOMEPAGE CRONACA “Operazione il colombiano”: in azione Polizia di Stato e Carabinieri

“Operazione il colombiano”: in azione Polizia di Stato e Carabinieri

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Con l’operazione convenzionalmente denominata “IL COLOMBIANO” la Squadra Mobile della Questura e  i Carabinieri della Compagnia di Cassino, sotto il coordinamento della D.D.A. di Roma, nella mattinata odierna, hanno eseguito dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari – emesse dal GIP del Tribunale di Roma – nei confronti  degli indagati, accusati a vario titolo ed in concorso fra loro, per aver costituito, organizzato e promosso, un radicato ed esteso traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.

L’indagine, traeva spunto dalle dichiarazioni rese, in tempi diversi, a Polizia e Carabinieri, da cittadini stranieri e relativa attività informativa, che indicavano due fratelli di Sant’Elia Fiumerapido (FR) ed altri soggetti a loro vicini nella gestione di un traffico di sostanze stupefacenti. Evidenziandosi un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti ex art. all’art. 74 DPR n.309/90, l’attività, nata inizialmente con la Procura della Repubblica di Cassino, veniva successivamente coordinata dalla D.D.A. di Roma.

Nel corso degli ultimi mesi del 2016, grazie a sevizi di O.C.P. svolti nei pressi dell’abitazione dei citati fratelli, la P.G. operante riusciva ad ottenere riscontri investigativi sull’attività di spaccio condotta dai medesimi, utili per avviare un’attività tecnica di captazione (da febbraio a luglio 2017).

Gli elementi raccolti durante le indagini costituiti da numerosi sequestri penali e amministrativi, evidenziarono una fluente attività di spaccio, promossa, condotta ed organizzata proprio dai due fratelli di Sant’Elia Fiumerapido, i quali provvedevano, per il tramite di un soggetto di origine campana stanziale in Sant’Apollinare (FR), che si avvaleva della preziosa ed insospettabile collaborazione del di lui fratello (Agente della Polizia di Stato tratto in arresto in Cassino nella fase investigativa poiché trasportava 12 kg di hashish ed 1 kg di cocaina) a rifornirsi dello stupefacente dalla vicina Campania. I due germani di Sant’Elia Fiumerapido provvedevano alla commercializzazione ed allo spaccio unitamente ad altri sodali.

Nel corso dell’indagine affiorava, fin da subito, la scaltrezza delinquenziale degli indagati atta ad eludere eventuali attività investigative a loro carico. Infatti non solo ricorrevano all’utilizzo di linguaggio criptico e/o di  copertura nelle conversazioni telefoniche, ma erano soliti:utilizzare social network, quali Facebook, istagram ed applicazioni quali WhatsApp per impedire di tracciare sia le comunicazioni tra loro che quelle con i loro clienti; utilizzare schede telefoniche intestate a terze persone, in modo da impedire una loro rapida identificazione,provvedere a cambiare schede telefoniche utilizzate ogni qual volta incappavano, sia loro stessi che i loro complici impiegati nella vendita delle sostanze stupefacenti, in controlli delle Forze di Polizia;

L’attività investigativa, durata circa 6 mesi, permetteva di arrestare in flagranza di reato 8 persone, di denunciare in stato di libertà altre 7 persone per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, di segnalare alla Prefettura di Frosinone vari assuntori di hashish/cocaina, e di sottoporre a sequestro kg 1,325 di cocaina, kg 22,650 di hashish, grammi 242,068 di marijuana, due pistole risultate rubate, vari bilancini di precisione,  sostanze da taglio e materiale per confezionamento.

L’indagine, consentiva di evidenziare l’esistenza di un sodalizio criminale di stanza in S.Elia Fiumerapido (FR) con ramificazioni nell’intero cassinate, dedito al traffico di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana.

Infine, il GIP del Tribunale di Roma, su richiesta della D.D.A. della Capitale, accoglieva integralmente la richiesta in narrativa, emettendo ordinanza custodiale nei confronti  di tutti i citati  indagati, eseguita alle prime ore dell’alba odierna dalla Compagnia Carabinieri di Cassino e dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone.