Ci sarà sabato 18 settembre alle 18.30, presso il Chiostro di Sant’Agostino a Veroli, la presentazione del nuovo libro di Monia Lauroni.
“Ofelia non deve morire” segue il successo di “Disordine”, che ha molto colpito pubblico e critica per lo stile e l’amore per la scrittura dell’Autrice verolana.
Ciò si ripeterà senza dubbio con “Ofelia”, opera magistrale che nasce nell’intento di Monia Lauroni come manifesto-denuncia delle donne oppresse e vittime di violenza. Ma vi è di più: la poetica, quella che ammalia e amorevolmente ‘inchioda’ gli occhi del lettore sulla pagina.
Ho avuto la fortuna di leggere “Ofelia” in anteprima e, sfogliando il tomo, con accesso privilegiato nelle vite di Giorgia, Salomè e le altre sono stato rapito dal testo: tutte le protagoniste, a loro modo straordinarie, soprattutto perché diverse, introverse, leggere e forti, in un ventaglio di vedute e visioni femminili di grande respiro, mi hanno portato ad avere una visione d’insieme che pochi libri divisi in capitoli o paragrafi sanno offrire.
Ad esempio Giorgia, intimistica e reale, Salomè, un sogno crudo irresistibile ed evanescente. Due aspetti che poco e raramente si riescono a trovare in una sola donna. E via così per tutto il libro.
Non mi sembra serio continuare con le mie personali impressioni: molti oratori che hanno scritto di meglio su “Ofelia” potremo ascoltarli sabato prossimo.
L’appuntamento imperdibile con Monia Lauroni e “Ofelia non deve morire” (Davide Strambi Editore), è aperto a tutti coloro che amano leggere e inebriarsi di poesia.
Patrizio Minnucci