HOMEPAGE CRONACA Octagon, la casa contro i tifoni

Octagon, la casa contro i tifoni

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Il suo nome è Octagon, una innovativa casa antisismica ed ecosostenibile in legno progettata appositamente per resistere ai violenti tifoni che caratterizzano l’arcipelago delle Filippine.

Il progetto è stato realizzato da Medaarch, un centro di ricerca italiano specializzato nelle strategie urbane ecologiche.
Octagon sembra avere la forma di un igloo in legno, con linee modernissime; l’idea è quella di usare questo modello abitativo nelle aree che sono state colpite da calamità naturali, dove le ricostruzioni richiedono più tempo per motivi economici, con l’intenzione di coinvolgere tutto il Sud-Est asiatico, come conferma lo stesso autore del progetto, Gianpiero Picerno Ceraso.

Creato grazie a programmi di modellazione in 3D, il modello ha una pianta ottagonale, ogni struttura è suddivisa in otto “spicchi”, ciascuno corrispondente a un’unità abitativa di 35 metri quadrati, che si raggiunge salendo una scala. Ogni abitazione somiglia ad una palafitta, con il proprio piano rialzato rispetto al terreno, in modo da consentire un facile deflusso delle acque in caso di allagamento; l’autore del progetto spiega, poi, che la forma bombata rende la casa resistente ai forti venti.

 

L’idea non richiede costi esorbitanti, perché prevede l’uso di materiali presenti nei luoghi dove andranno a posizionarsi queste case, creando così una sinergia tra progettisti e popolazioni colpite.

Octagon ha una storia che risale al 2013, quando le Filippine vennero colpite dal tifone Haiyan, che uccise oltre 6 mila persone, disperdendone moltissime altre. Grazie alla collaborazione con imprenditori e FabLab delle Filippine, è nata l’idea di proporre agli abitanti più svantaggiati delle macchine a controllo numerico, con le quali costruire le componenti della casa. Le parti che vengono tagliate, si assemblano ad incastro. La Camera di commercio italiana, che sostiene l’iniziativa, stima che con 5 mila euro è possibile realizzare una casa in grado di accogliere otto persone.

 

L’obiettivo che Medaarch si propone è portare il metodo know-house tra le popolazioni dei luoghi coinvolti da disastri ambientali, per consentire loro la gestione della ricostruzione, senza il coinvolgimento di aziende esterne, abbassando di conseguenza i costi.