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Natura e Motori, Il Raduno CAMEF DAY ha fatto tappa a Prato di Campoli

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 Un revival di emozioni e ricordi a due e quattro ruote ha fatto tappa ieri, domenica 19 luglio a Prato di Campoli. Lo stile ed il fascino della storia motoristica ha sfilato nelle vie dei comuni ciociari di Ferentino, Fumone, Alatri e Veroli per poi sostare a 1.200 metri di quota. La suggestione delle montagne ed il fascino dei motori d’epoca hanno catalizzando le attenzioni e gli apprezzamenti di tantissimi curiosi e appassionati. Circa 40 tra macchine e moto in un’antologia di vita e ricordi di un’epoca neanche troppo lontana. Il tutto sotto l’egida e l’organizzazione del CAMEF (Circolo auto e moto d’epoca frusinate) punto di riferimento per gli appassionati di moto e auto storiche. Per il CAMEF è stata la prima uscita dopo le restrizione imposte dal Covid, La presenza del Raduno CAMEF Day, ha regalato per un giorno la visione di mezzi unici, sfuggiti all’oblio, di diversi modelli e momenti storici, non solo auto di lusso ma anche veicoli alla portata di tutti, usati in passato nella quotidianità. Storie ed aneddoti, legati al mondo dei motori d’epoca, in una chiave di lettura differente, densa di quelle emozioni reali della vita vissuta che restano nei ricordi, nei film in bianco e nero e nella fantasia di chi non le ha vissute e che potremmo definire vite senza fine. Non se ne fa solo una questione di ‘vanto’, le auto e la loro evoluzione fanno parte delle nostra storia, ci raccontano progressi e sviluppo della società, ma anche ricordi ed emozioni e sono un’occasione di crescita anche per i più giovani. Una bella sorpresa per chi ha saputo cogliere le ‘espressioni’ dei rombi dei motori e i colori mai impalliditi di quelle antologie di storia a motore. Una menzione speciale al Presidente del CAMEF Giuseppe Dell’Aversano ed al vicepresidente Giulio Molella Pelloni per averci regalato momenti di tangibile memoria in cui la storia sociale dei motori d’epoca ha fatto da ‘armonioso’ contrappunto alla storia naturale dei verdissimi prati ernici.

Monia Lauroni