Dopo la sentenza del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Sesta Sezione, in merito all’occupazione illecita della Certosa di Trisulti da parte della DHI, le associazioni che diedero supporto alla causa affiancando il MIBAC, hanno costituito una rete associativa con la finalità di salvaguardare, difendere e allo stesso tempo valorizzare in un contesto nazionale e internazionale quello scrigno di storia, spiritualità e cultura che era stato oggetto di incongruenze e contraffazioni in punta di gara per ottenerne l’affidamento.
‘Trisulti bene comune’ è il nome scelto dalle dieci associazioni costituenti, che prenderà in carico, sotto tutti i profili, il compito non semplice di restituire alla sua storia e al suo territorio la Certosa di Trisulti ponendo come puntello unico il suo interesse sulla scorta della ‘restituzione’ alla sua gente ed al suo territorio. Le associazioni che fanno parte di “Trisulti bene comune” sono “Comunità Solidali Lab”, “Associazione Gottifredo, ”Alle origini del cammino di San Benedetto”, “Amici del cammino di San Benedetto”, “Club Alpino Italiano” – Sezione di Alatri, “De Rerum Natura”, “ Circolo Legambiente Il Cigno di Frosinone”, “Fondazione l’Abbadia”, “Res Ciociaria” e “Sylvatica”. Presidente in carica scelta é Daniela Bianchi di “Comunità Solidali”, affiancata da un Comitato direttivo costituito dai rappresentanti delle associazioni fondatrici.
Una rete associativa a sentinella di un patrimonio inestimabile che potrebbe rappresentare l’inizio di un riscatto per tutto il territorio. Cultura, economia, turismo, una nuova concezione di sostenibilità, inclusività e fruizione del bene comune, tanti gli obiettivi e gli impegni della nuova realtà. Un esercito di difesa che irradia energia positiva e bellezza, armato solo di passione autentica e volontà, le uniche che rapiscono i cuori e li rivolgono al valore antico della sintesi tra ricchezza e cultura. É una questione di fede.
Monia Lauroni