Primi visitatori, con prenotazione e mascherina, hanno varcato questa mattina il portone del Museo Civico di Veroli dopo la chiusura straordinaria disposta in ottemperanza alle misure per il contenimento del rischio da contagio COVID-19. Una riapertura che è voluta essere un segnale che il Museo di Veroli è pronto a riaccogliere la sua comunità ed i suoi turisti. Un segnale che vuole superare l’idea che l’unico parametro per gli indici di valutazione dell’impatto di un un museo sia il numero di visitatori. Ripartire in sicurezza in un momento straordinario che permetterà di visitare il Museo in grande tranquillità. I gruppi non potranno superare le 20 persone, per rispettare le regole sanitarie, e quindi ci sarà la possibilità di godere degli straordinari reperti ordinati per stanze in un modo veramente unico. All’ingresso della sede museale vengono adottate tutte le precauzioni del caso, come misurazione della temperatura, entrata contingentata, spazi sanificati, disponibilità di igienizzanti. E ovviamente, obbligo della mascherina e rispetto della distanza minima di 1,5 metri. Distanza solo fisica, non emozionale. Il Museo di Veroli rientra, con lo status di vicepresidenza, nel ‘Sistema integrato per Cultura (SIF). Acquistando la card SI ha diritto alla partecipazione gratuita a tutte le attività del Sistema. La tessera ha validità annuale e garantisce l’accesso a gratuito ai musei del SIF Cultura. Il Museo Archeologico di Veroli, è bene ricordarlo: “senza barriere”, è una comunità nella comunità, uno staff straordinario guidato dal direttore Francesca Della Porta, su cui amministrazione e Pro Loco hanno puntato, e a ragion veduta, buona parte della promozione turistica ernica. Il paradosso della bellezza verolana è dato dal suo essere al tempo stesso quotidiana e straordinaria, talvolta sontuosa ed esplicita, altre nascosta e timida, ma sempre così profondamente ‘nostra’ da definire chi siamo e ricordarci gli innumerevoli intrecci, di interesse storico molto più ampio, con altre civiltà che hanno intessuto le nostre ed altrui origini, disseminando impronte nel patrimonio culturale nazionale custodite in quelle sale ricavate all’interno del palazzo comunale, che hanno come “fondamenta” due importantissimi e suggestive strutture di epoca romana: le sostruzioni in opera poligonale e la galleria ipogea. Ripartiamo e ripartiamo anche dal passato. In fondo e mai come ora siamo tutti sopravvissuti. Avanti. Schiena diritta. Testa alta.
‘Veroli Sicuramente’
Per info e prenotazioni museocivico@comune.veroli.fr.it
Monia Lauroni