Continuano gli accertamenti sulla piscina del Virgilio Grand Hotel di Sperlonga, dove lo scorso mese di luglio ha perso la vita la piccola Sara Francesca Basso.
La tredicenne di Morolo è stata effettivamente risucchiata dall’impianto di aspirazione collegato all’idromassaggio? Per appurare se tale dinamica possa essere verosimile o meno, ieri i subacquei dei carabinieri hanno effettuato una simulazione.
I militari hanno messo in scena la sequenza con e senza la muta per ripetere l’esperimento in condizioni identiche a quelle in cui è avvenuto l’incidente. Altre prove sono state effettuate con una busta di plastica gettata in piscina. Il bocchettone in questo caso è stato coperto con una griglia, la stessa che, secondo la primissima ricostruzione, sarebbe rimasta agganciata al costumino della piccola.
Quattro, com’è noto, gli indagati: l’amministratore della società che gestisce l’albergo, l’ex proprietario nonchè gestore effettivo del quattro stelle, il titolare dell’impresa di Itri che ha costruito la piscina e il manutentore.