Ai nuclei familiari che nel 2019, 2020 e 2021 avranno un terzo figlio verranno assegnati terreni da coltivare di proprietà dello Stato o in stato di abbandono nelle regioni del Sud
Nella nuova bozza della manovra, pronta per essere trasmessa al Parlamento entro mercoledì prossimo, spunta la concessione di terreni gratis alle coppie con il terzo figlio in arrivo.
E’ quanto prevede l’articolo della legge di bilancio relativo agli “interventi per favorire lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e la crescita demografica attraverso il sostegno alla famiglia“.
IN COSA CONSISTE
La misura prevede che il 50 per cento dei terreni demaniali agricoli e a vocazione agricola non utilizzabili per altre finalità istituzionali, e il 50 per cento dei terreni abbandonati o incolti del Mezzogiorno siano “concessi gratuitamente per un periodo non inferiore a 20 anni ai nuclei familiari con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021″.
QUALI SONO I TERRENI
Oltre ai terreni dello Stato, saranno assegnati gratuitamente la metà di quelli abbandonati di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia per i quali nel 2017 era partita una sperimentazione della valorizzazione, che comprendeva le aree agricole inattive da almeno 10 anni, i terreni di rimboschimento in cui non si erano registrati interventi negli ultimi 15 anni e anche le aree industriali, artigianali, e turistico-ricettive abbandonate da almeno 15 anni.
GIOVANI IMPRENDITORI
I terreni potranno andare anche a “società costituite da giovani imprenditori agricoli” che riservano una quota societaria del 30% alle famiglie col terzo figlio che arriva tra il 2019 e il 2021.
MUTUO A TASSO ZERO
Per i nuclei familiari che accedono alla misura è prevista anche un’agevolazione per l’acquisto della prima casa nelle vicinanze dei terreni assegnati, ossia mutui fino a 200mila euro per la durata di 20 anni, ad un tasso pari a zero. Per finanziare il beneficio è istituito al ministero delle Politiche agricole, alimentari forestali e del turismo “un fondo rotativo con una dotazione finanziaria iniziale pari a 5 milioni di euro per l’anno 2019 e 15 milioni di euro per l’anno 2020”. Per la gestione del fondo rotativo, si precisa, è autorizzata l’apertura presso la tesoreria dello Stato di un’apposita contabilità speciale.