Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’Ass. Buen Cammino a firma di Silvio Campoli
Gentile Presidente,
con la presente le chiediamo di inserire l’Associazione “Buen Cammino Abbazie Benedecti” tra le associazioni che collaborano con le istituzioni per lo sviluppo culturale e socioeconomico del territorio
Di seguito una breve sintesi dell’idea/progetto dell’Associazione Buen Cammino, che ha come obiettivo la valorizzazione del Cammino delle Abbazie e via Benedicti, che da Subiaco arriva a Montecassino.
I territori della Ciociaria storica si caratterizzano per la presenza di città, borghi e luoghi, dove religione, cultura, arte, storia e ambiente si esaltano nella persistenza, storicamente provata, di memorie legate a San Benedetto e alle omonime strutture Abbaziali. La storia ci dice che, attorno al 529 dc, S. Benedetto s’incamminò dal Sacro Speco di Subiaco verso Montecassino, passando per la proto Badia di S. Sebastiano, luogo in cui Benedetto, si narra con l’aiuto del priore Servando, creò la Regola Magistris.
Questi valori religiosi comuni al territorio attraversato dalla Via Benedicti, sono elementi fondativi dell’identità territoriale più profonda e sedimentata nella cultura ciociara.
La nostra associazione si è soffermata sulla possibilità di far assurgere a sistema ciò che ha indirizzato la storia delle nostre terre negli ultimi mille e quattrocento anni: l’influenza benedettina nel nostro modo di vedere la vita, la natura e la cultura: ecco, allora, nascere (o meglio, rinascere) il percorso delle Abbazie; quella via che attraverso i nostri monti e le nostre valli fu segnata dai passi di Ernici e Volsci prima, da pellegrini e viandanti poi; un percorso articolato in tappe giornaliere che congiunge luoghi, monumenti e strade e che come un fil-rouge conduce dal Sacro Speco di Subiaco al Sacro Monte di Montecassino.
Una ricchezza di centri e luoghi di rilevante significato storico, culturale e spirituale, che vivono, però, una riduttiva autonomia gestionale e in fondo un reciproco isolamento. Appare evidente il beneficio socio-economico che deriverebbe a queste realtà territoriale da una visione unitaria, in cui il nostro cammino, possa metterli insieme per valorizzarli in un contesto omogeneo di crescita culturale.
A tal fine precisiamo che:
1) Nell’ambito della Legge Regionale n. 40 del 22.12.1999, recante “Programmazione integrata per la valorizzazione ambientale, culturale e turistica del territorio”, la Provincia di Frosinone, sulla base di un’idea progettuale presentata dal CAI e di un finanziamento regionale, ha approvato con Delibera-zione di Giunta Provinciale n. 270 del 23 agosto 2010 il progetto esecutivo relativo ai lavori di siste¬mazione, messa in sicurezza e apposizione di specifica segnaletica del tracciato della Via Benedicti, in collaborazione, previa stipulazione di specifica Convenzione, con il Gruppo Regionale del CAI;
2) Il 19 e il 20 marzo 2013 il tracciato è stato formalmente inaugurato. (La Regione Lazio -vedi l’opuscolo “Con l’Europa il Lazio cambia e riparte: 45 progetti per lo sviluppo, il lavoro e la coesione sociale”- ha inserito gli itinerari di San Benedetto nei “Sistemi di valorizzazione del patrimonio culturale in aree di attrazione”).
3) Nel Piano Turistico Triennale 2014-2016 approvato dalla Regione Lazio, la Via Bene¬dicti (vedi p. 40) è citata tra gli itinerari del cluster “Cammini, sport, salute e natura”.
4) la via Benedicti è stata oggetto di studio, nel progetto culturale dei cammini minori regionali Europei CERTESS. Negli ultimi mesi, inoltre, a valere sui fondi comunitari, ci sono stati ulteriori provvedimenti da parte della Regione Lazio.
Il progetto appare ed è molto ambizioso specie se affrontato con le poche forze di un’unica piccola realtà locale di appassionati, la collaborazione e amicizia che stiamo ricercando con le molte associazioni culturali, confraternite e proloco del territorio sono la forza necessaria a far crescere il progetto che sinteticamente può essere riassunto in 4 punti:
1) rendere Itinerario di circa centottanta chilometri che si snodano tra Subiaco e Cassino, ben segnato e mantenuto, ricettivo nell’accoglienza diffusa e stimolante per lo spirito; peraltro sono in corso studi e ricerche per collegare il cammino alla città di Roma nello specifico fino S. Pietro;
2) Progetto di filiera Cammino delle Abbazie: Associazioni culturali e proloco, amministrazioni comunali unite in un progetto di sviluppo territoriale dei comuni interessati;
3) Stretto rapporto tra Cammino Abbazie Benedicti e la basilica di S. M. Salomè, Veroli e Cammino di Santiago, da quattro anni teniamo nella città raduno degli amici del cammino di Santiago, sosteniamo la procedura gemellaggio in corso. Rapporto stretto con chiesa. Rete cammini italiani.
Questi sono i motivi per cui siamo a richiedere la Vs collaborazione, per far progredire con il vs aiuto questo percorso storico, culturale e spirituale nato sulle tracce di S. Benedetto.
Nel ringraziare dell’attenzione riservateci, in attesa di un gradito riscontro,
Cordiali saluti.
Alatri lì 20-2-2017 Ass. Buen Cammino Abbazie Benedicti Silvio Campoli