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L’EMA su AstraZeneca: «Possibile collegamento con le rare trombosi, ma benefici superiori ai rischi»

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Il comitato per la sicurezza dell’Agenzia Europea per i Farmaci EMA ( PRAC ) ha concluso oggi che i «coaguli di sangue insoliti con piastrine basse» dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari di Vaxzevria (il vaccino di AstraZeneca). Per quanto riguarda il meccanismo, si ritiene che il vaccino potrebbe innescare una risposta immunitaria che porta a un disturbo atipico simile alla trombocitopenia indotta da eparina (chiamata HIT). Al momento non è possibile identificare specifici fattori di rischio, scrive EMA e aggiunge in conferenza stampa: «L’età, il sesso o la precedente storia medica di disturbi della coagulazione non sono stati in grado di essere confermati poiché gli eventi rari si osservano in tutte le età e in uomini e donne». La frequenza è difficile da valutare, dice l’agenzia, ma menziona la cifra di circa «1 caso su 100mila, o più». Sulla base di questo, spiega EMA, le autorità nazionali potranno «decidere come vorrebbero vaccinare e con quale tipo di vaccino».

EMA raccomanda agli operatori sanitari di prestare attenzione ai segni e sintomi di tromboembolia e trombocitopenia in modo da poter trattare prontamente le persone colpite in linea con le linee guida disponibili e alle stesse persone si ricorda quanto c’è già scritto sul foglietto illustrativo: «Consultare un medico se sviluppano: sintomi di coaguli di sangue come mancanza di respiro, dolore toracico, gonfiore delle gambe, dolore addominale persistente sintomi neurologici come mal di testa grave e persistente e visione offuscata petecchie oltre il sito di vaccinazione dopo pochi giorni». Se il meccanismo è analogo a quello della HIT, potrebbe essere trattato con immunoglobuline e alcuni fluidificanti del sangue (senza eparina) che possono aiutare a sciogliere i coaguli.