HOMEPAGE CRONACA LE MINORANZE DI S. ANDREA: ‘SERVIZI A DOMANDA, IN PIENA EMERGENZA COVID...

LE MINORANZE DI S. ANDREA: ‘SERVIZI A DOMANDA, IN PIENA EMERGENZA COVID SONO AUMENTATI’

955
CONDIVIDI

Le minoranze di Sant’Andrea del Garigliano chiedono all’unisono che il comune si conformi ai protocolli economici emergenziali caldeggiati da Confcommercio Lazio Sud, che prevedono come in piena emergenza da Covid 19 tributi e adempimenti fiscali locali e non sottoposti alle pastoie del governo centrale debbano essere sospesi. A tal proposito sono Elisa Galasso e Federico Pontiero, capi gruppo rispettivamente di ‘Uniti si puo’’ e ‘Progetto Futuro’ a sottolineare quella necessità in una nota ed a puntare contestualmente il dito conto quello che a loro dire è un atteggiamento ‘indolente’ da parte dell’amministrazione in carica. “La Confcommercio Lazio Sud, attraverso il suo Presidente Acampora con una lettera aperta invita i primi cittadini ciociari (‘Aiutateci a resistere’) chiamandoli a raccolta ed invitandoli ad una presa di coscienza collettiva ed unanime sulla gravità del momento”. Così esordiscono i due in una nota che ha stato di emergenza e vademecum di Acampora come spunti argomentativi: “Siamo nel mezzo della più grave crisi sanitaria, sociale ed economica che il paese sta affrontando dal dopoguerra. Il Presidente invita i Sindaci a resistere mettendo i cittadini nelle condizioni di affrontare finché questo nemico subdolo non sarà sconfitto. Chiede ai sindaci la sospensione dei tributi, la sospensione e/o l’annullamento dell’obbligo di pagamento degli adempimenti fiscali non determinati da scadenze nazionali e prosegue affermando che ‘le amministrazioni locali debbono porre in essere le misure emergenziali attraverso elaborazioni e approvazioni di bilanci comunali per sostenerci a vicenda nel perseguimento di ciò che evidentemente è una causa comune’. Al monito del Presidente Acampora – incalzano a questo punto i due consiglieri di opposizione – il nostro comune risponde aumentando, nell’Inter di predisposizione ed elaborazione del bilancio, i servizi a domanda individuale. Già, il nostro Comune non fa parte dello Stato italiano, non vive la presenza del coronavirus, nemico subdolo ed invisibile, ma continua con sorniona indolenza a porre in essere determinazioni contrarie al comune buon senso. Questo è un Principato che segue sue leggi e sue logiche. Logica preponderante è disporre aumento dei servizi trincerandosi sulla rigidità dei vincoli imposti dallo Stato. In un momento di crisi, come quello che stiamo vivendo – chiosano i due – gli amministratori sono chiamati ancor di più a trovare soluzioni, che sicuramente devono essere più vicine ai cittadini, che sicuramente non sono quelle adottate dalla Giunta Rivera (Rossi Martucci – ndaa) cioè l’aumento dell’abbonamento mensa e trasporti. I cittadini chiedono segni concreti e tangibili per superare il difficile momento che stiamo vivendo. I due gruppi consiliari di minoranza chiedono all’amministrazione di Riunire giunta e consiglio comunale per deliberare aiuti concreti alla cittadinanza! Non provvedimenti ridicoli e contrari alla crisi in atto che non sarà solo sanitaria, ma economica e finanziaria”. Proprio per ‘restare sul pezzo’ è di questi minuti la notizia che le minoranze chiedono una riunione immediata per condividere la Previsione di Bilancio, “anche in prospettiva dell’ultimo provvedimento emanato dal Presidente del Consiglio”. Ovvio che sarà cura assoluta di chi scrive ospitare qualsiasi replica o chiarimento in merito sul tema, nel rispetto di una dialettica che ora più che mai deve rappresentare bastione di civiltà assoluta nel perseguimento di un fine comune in un contesto così emergenziale e delicato.

Monia Lauroni