“Da grande voglio fare la ballerina”. Non ha mai avuto esitazioni la giovane talentuosa verolana Giovanna Zeppieri, Insieme al suo, il nome di Veroli è spiccato tra gli oltre 400 partecipanti, provenienti da tutta Italia, alla terza edizione di “About Dance”, il concorso nazionale di danza, preceduto da due giornate di campus e workshop, tenutosi domenica 6 gennaio presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno. Prima classificata nella categoria Solisti Moderno Senior con la coreografia ’Restrain’; Medaglia al talento; Borsa di studio al 50% per i concorsi nazionali “Dancing Festival” e “I Love Dance”; Borsa di studio al 50% per “Salerno Danza d’Amare 2020” summer Campus e borsa di studio al 100% per About Dance winter Campus 2021; Borsa di studio assegnata dal maestro Massimo Perugini a seguito del Workshop ‘La Danza Contemporanea’ che le permetterà un percorso di studi presso il Centro d’Arte in Movimento – Spazio 52. Un risultato che fa onore a quella Veroli giovane e testarda, così storicamente fucina di talenti. Una passione quella di Giovanna per la danza da quando all’età di cinque anni iniziò a muovere i primi passi con la ginnastica artistica. Ma la danza chiamava forte ed iniziò così a dedicarsi alla danza classica. Poi modern, contemporanea e video dance. Tanti i sacrifici affrontati con la vivacità di due occhi che sorridono alla musica. E’ stato quello il suo unico nutrimento: ballare, arrivare al cuore delle persone, lasciare attraverso il corpo dei messaggi. Ma la comunicazione ha bisogno di più linguaggi e questo l’ha spinta ad aggiungere altre discipline come jazzfunk and heels. Danzatrice in vari video clip, vincitrice di vari concorsi a livello nazionale e di borse di studio importanti che le permettono di raggiungere una preparazione sempre all’avanguardia. Una tra le tante le è stata attribuita dal ballerino professionista di Amici, Simone Nolasco, per “La Dance Italy” organizzata da Santo Giuliano coreografo nella scuola di Amici. Una grande opportunità che le permetterà di seguire lezioni per tre settimane all’interno della “Millennium Dance Complex” di Los Angeles. Ma Giovanna non si ferma, per lei la danza non ha limiti e continua caparbiamente a studiare modern e contemporaneo presso la CSEN Professional School di Roma e danza classica presso il Centro Danza di Francesca De Carolis. La danza come missione, come eredità da lasciare ad altre giovani sognatrici, la consapevolezza che senza anima e senza cuore la danza non esiste hanno spinto la giovane ballerina verolana ad aprire nel suo paese una scuola, la Rochelle Dance Studio ed affidare la direzione artistica alla sua insegnante Francesca De Carolis. E’ un amore forte quello che lega Giovanna alla sua scuola, tanto da portarla a rinunciare a frequentare il centro di alta formazione per danzatori ‘Artemente’ di Milano nonostante l’eccellente superamento dell’audizione di ammissione con tanto di lodi da parte dei direttori. Grandi risultati al concorso nazioinale di Salerno anche per la sua scuola di danza: il gruppo ‘Torment’ della Rochelle Dance Studio si è classificato al 4º posto nella categoria Gruppi Moderni Senior partecipando con la coreografia ’Disquiet’, vincitore di una Borsa di studio al 50% per il concorso nazionale “I Love Dance ed una borsa di studio al 100% per la partecipazione a “Intensive Dance 2020”. Giovanna Zeppieri con la sua danza dell’anima e le sue emozioni si è esibita dinanzi ad una giuria di chiara fama internazionale composta da: Bill Goodson, Cristina Amodio, Omid Ighani e Alex Atzewi. Giovanna ha soli venti anni. Sono questi i giovani che inorgogliscono Veroli, che portano alto il suo nome e che raccontano più di ogni altra cosa la storia di una gioventù che non ha mai smesso di sognare. La danza è il linguaggio nascosto dell’anima, questi giovani talenti sono il linguaggio nascosto di una Veroli vincente. Come tutte le storie anche questa ha una morale: ognuno di noi ha un sogno e ha il diritto di realizzarlo ed essere felice, perché nulla è impossibile se a spingerci è una forte motivazione. Giovanna Zeppieri, verolana doc, ne è l’esempio.
Monia Lauroni