Cristiano Ronaldo sbarca nel campionato italiano. E’ tutto vero. Un mostro da 481 gol in 438 partite, 16 titoli con la maglia del Real Madrid e cinque Palloni d’Oro giocherà nella nostra serie A. Purtroppo (per i non tifosi della Juventus come me) lo farà con la maglia della squadra più odiata d’Italia che ha sborsato 117 milioni di euro per portarselo a casa e dare finalmente l’assalto a quella Champions League che dalle parti di Torino sta assumendo sempre più i contorni dell’ossessione. Come detto, per chi non è tifoso juventino provare felicità per questa trattativa ribattezzata forse a ragione del secolo è un esercizio di grande ottimismo… bisogna essere obiettivi e non trincerarsi dietro ad inutili scuse che sanno a volte di ammissione di colpa. Cosa cambierà ora nei rapporti di forza del calcio italiano? La Juventus viene da sette campionati vinti consecutivamente e innestare nel motore un calciatore del genere non farà altro che fomentare il pensiero di quelli che la vedranno ancora per lungo tempo imbattibile perché Cristiano Ronaldo è un fenomeno, una macchina da record impressionante. E’ un narcisista ma anche un perfezionista. Il primo ad arrivare al campo d’allenamento e l’ultimo ad andarsene per andare a sua volta nella sua palestra personale ad allenarsi anche fino a tarda notte. Non si stanca mai di essere un atleta perché lui vive per essere il migliore. Il migliore di tutti costantemente attraverso i risultati sportivi. La rivalità con Leo Messi in questi anni ha fatto bene ad entrambi, ha costretto tutti e due a superare i loro limiti, a superarsi a livello sportivo e ci ha regalato e continua a regalarci una sfida a distanza che sa a volte anche di epico. Due campionissimi del calcio al massimo della loro forma fisica ed atletica uno contro l’altro per anni ed anni. Una goduria per gli occhi degli appassionati di calcio e non solo. Quando smetteranno di giocare potremmo dire di averli visti al top sfidarsi uno contro l’altro in innumerevoli battaglie e ci divideremo sempre e per sempre su chi sarà stato il migliore tra di due. Per fortuna però l’ora del ritiro è ancora lontana e uno dei due ora lo avremo davanti agli occhi tutti i weekend. Giocherà nei più grandi stadi d’Italia ma anche al Benito Stirpe di Frosinone, al Castellani di Empoli e al Paolo Mazza di Ferrara. Sarà un lungo show con in campo il giocatore più forte del pianeta alla ricerca di aggiornare i suoi record anche in Italia. Chi l’avrebbe mai detto? Chi pensava che CR7 un giorno sarebbe venuto a giocare nel nostro paese? Non faccio fatica a pensare che nell’opera di convincimento della Juventus una parte importante l’abbia fatta anche il lungo applauso che durante la serata della sua stratosferica rovesciata in Champions League, con la quale il Real Madrid stava demolendo la Juventus, i tifosi bianconeri gli hanno tributato. E’ stato un lungo abbraccio virtuale al quale Cristiano Ronaldo non è rimasto per nulla indifferente. Nell’epoca dei milioni di euro (e lui a Torino ne prenderà molti) mi piace pensare che all’alba del suo pensiero stupendo nel venire a giocare nel nostro campionato ci sia stato quell’applauso lungo e convinto che quella sera il popolo juventino gli tributò. E’ un pensiero troppo romantico lo so, ma il nostro calcio, a volte vituperato e vilipeso da tutti, sa regalare anche gesti di grande fair-play come quello di quella serata europea. Ora Cristiano Ronaldo giocherà con la maglia della Juventus, a volte nel vederlo giocare con quei colori dimenticheremo un po’ di buone maniere, ma allo stesso tempo non potremmo che rimanere estasiati dalle sue giocate e dalla sue gesta. Quelle da sempre di un campione planetario.
Massimo Papitto