La seconda opera poetica di Alberto La Prova (in arte Alberto Kofi), è una raccolta di raccolte che negli anni l’autore ha scritto nel suo taccuino. Ad una prima lettura de “La danza di Medea”, salta all’occhio la poesia pura, quella che non teme il verso; quel verso bistrattato da molti poeti contemporanei.
In più c’è l’ermetismo erotico, ove Alberto Kofi si presenta nudo, fragilissimo, sanguinante, con impennate di rivalsa che non intaccano uno stile campaniano essenziale, in una lingua teneramente sorvegliata, classica dei poeti veri.
Con la prefazione dell’indimendicabile Mariella Minnucci, che delinea più e meglio di tutti la poetica di Kofi, e l’amichevole postfazione di Elisabetta Sabellico, testimone dell’evoluzione lirica e della vita dell’autore, il libro è senza dubbio una pietra miliare nelle opere dei giovani poeti contemporanei.
L’opera, tra l’altro, sta scalando le classifiche dei libri in versi più venduti negli importanti store, non ultimo amazon, dove il testo è in vendita.
Patrizio Minnucci