A seguito della sentenza in adunanza plenaria del Consiglio di Stato dello scorso 20 dicembre, gli insegnanti precari si appellano al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per la richiesta di un decreto legge d’urgenza atto a tutelare immediatamente le sorti di tali lavoratori.
Tutto questo per consentire ai docenti abilitati di rimanere nelle graduatorie, garantire la continuità didattica e combattere il precariato. E’ questo il primo coro di proteste levatosi quest’anno nel mondo della scuola.
“In tal modo, infatti – sostiene il sindacato – non verrebbe a essere inficiata la continuità didattica ma neppure l’assunzione per merito, la parità di trattamento, la ragionevolezza nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro nei due ambiti scolastici”.
La bozza di decreto approntata contiene “Misure urgenti per garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico e la continuità didattica”. Il testo, richiamando la sentenza n. 11 del 20 dicembre 2017 dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ed il nuovo sistema di reclutamento di cui all’art. 17 del decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 59, dispone “per l’a.s. 2017/2018, all’atto dell’aggiornamento, l’inserimento nella terza fascia delle graduatorie ad esaurimento di cui al comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, a domanda, di tutto il personale in possesso di abilitazione conseguita entro la data di conversione del presente decreto”.
In breve, avranno diritto all’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento gli insegnanti in possesso di un’abilitazione all’insegnamento comunque conseguita, compresi gli insegnanti in possesso del diploma magistrale abilitante conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
“Conseguentemente, è garantita per l’a. s. 2017/2018, nelle sedi di assegnazione, la continuità didattica del personale docente del primo e del secondo ciclo d’Istruzione assunto a tempo indeterminato e determinato con clausola rescissoria in attesa di definizione del giudice di merito, in quanto inserito nelle graduatorie ad esaurimento con riserva, a seguito di provvedimento cautelare del giudice amministrativo o del lavoro, purché in possesso dell’abilitazione all’insegnamento, ivi incluso il diploma magistrale conseguito entro l’a.s. 2001/2002”, recita il testo.