Il provvedimento è stato emesso dopo gli accertamenti della Divisione Polizia Anticrimine che ha istruito il procedimento a seguito della segnalazione effettuata dalla Compagnia Carabinieri di Ferentino.
Il Questore della provincia di Frosinone ha decretato il provvedimento amministrativo del Divieto di Accesso ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento, ubicati nel territorio del Comune di Ferentino, per un periodo di due anni, nei confronti di quattro soggetti di età compresa tra i 33 ed i 26 anni, tutti di nazionalità nigeriana, che si erano resi protagonisti di due risse, una nel mese di luglio e una nel mese di agosto, nelle adiacenze sempre del medesimo locale ubicato nella città.
Il provvedimento amministrativo, adottato dalla Polizia di Stato, rientra nell’ambito della attività della Polizia di Prevenzione, volte a disincentivare comportamenti illegali e antisociali.
Il decreto si inserisce all’interno di una più ampia azione di prevenzione e contrasto all’illegalità che la Polizia di Stato ha inteso attuare nel territorio della provincia negli ultimi mesi, secondo l’indirizzo che è stato impresso dal Questore Domenico Condello, per garantire una maggiore sicurezza alla cittadinanza.
Dopo una scrupolosa istruttoria svolta dalla Polizia Anticrimine, con decreto del Questore sono stati emessi i quattro provvedimenti di Divieto di Accesso e di stazionamento nei pressi dei locali di pubblico trattenimento, ubicati nel territorio del Comune di Ferentino, per un periodo di due anni. Dalle informazioni acquisite dalla segnalazione pervenuta dai Carabinieri di Ferentino, sono infatti emerse circostanze che avevano evidenziato che i quattro si erano resi protagonisti di due violentissime liti, avvenute rispettivamente a luglio e ad agosto. I gravi episodi di violenza erano avvenuti in entrambi i casi all’esterno di un bar, e avevano costretto gli altri clienti presenti in quel momento a rifugiarsi all’interno del locale per mettersi al sicuro.
I decreti emessi dal Questore sono volti a produrre un effetto dissuasivo sui soggetti ritenuti pericolosi, il cui diritto a frequentare le attività commerciali può legittimamente subire limitazioni nel bilanciamento degli interessi ove entri in conflitto con il bene primario della sicurezza della collettività.