I Trillanti festeggiano un nuovo successo: il premio Alberto Cesa, assegnato nell’ambito del Folkest, evento di musica folk che anima le estati friulane da ben 45 anni.
Il Folkest è nato nel 1979 ed è sempre rimasto fedele al suo spirito di “festival di frontiera”, proprio del territorio che l’ha visto nascere, il Friuli, storicamente luogo di incontro di culture diverse. Nel corso degli anni ci sono stati più di 1500 eventi musicali, 2000 artisti e 500 comuni coinvolti. Durante le varie edizioni si sono esibiti in Friulia artisti del calibro di Fabrizio De Andrè, Bob Dylan, Angelo Branduardi e Gli America. L’edizione 2024 si è aperta il 1° Giugno e si concluderà il 17 Agosto.
Nell’ambito del Folkest, viene assegnato ormai da 20 anni il Premio Alberto Cesa, pensato per valorizzare i progetti musicali che sappiano dare voce a una o più radici culturali di qualsiasi parte del mondo. Cesa è stato un musicista piemontese che ha valorizzato il suo dialetto, esaltandone le capacità espressive, sposando a pieno lo spirito del Folkest.
Quest’anno il premio se lo sono aggiudicato I Trillanti. Il gruppo ha portato sul palco del Festival il suo ultimo progetto musicale intitolato “Suite Ciociaria”, ideato per raccontare i luoghi e i suoni dei paesaggi della nostra terra, cantando versi e stornelli dei cantori e delle cantrici che hanno incontrato durate la campagna di registrazione. C’è stato, inoltre, un omaggio a Federico Tavan, poeta friulano di cui I Trillanti hanno musicato la Poesia intitolata “La Neif”.
“La Ciociaria suona – spiega Mattia Dell’Uomo, leader del gruppo – e noi la cantiamo valorizzando il patrimonio immateriale reinterpretando a modo nostro i canti della nostra terra, sperimentando nuovi suoni trovare la nostra ritualità. Portiamo a casa questa vittoria condivisa con tutti i bravissimi musicisti e colleghi che hanno concorso insieme a noi, inoltre cogliamo l’occasione per ringraziare l’organizzazione di Folkest che ci ha fatto vivere quest’esperienza unica”.
L’estate de I Trillanti però è appena entrata nel vivo. Oltre all’esperienza friulana, infatti, i musicisti ciociari si sono già esibiti su vari palchi del Lazio, compresa la Kermesse romana Aniene Festival e in Calabria. Experience Tour2024 li porterà in giro per l’Italia, sui palchi di diversi festival, specialmente Puglia e Campania, cantando e suonando tradizione2.0, il concept che rispecchia il continuo lavoro di ricerca del sound che verte verso la world music. Quelle delle prossime settimane saranno ulteriori occasioni per presentare “Suoni e storie ai piedi dei Monti Ernici”, libro edito da Squilibri Editore che coniuga le radici espressive e le nuove prospettive della cultura ciociara.
