HOMEPAGE CRONACA Hywind: la nuova frontiera dell’energia eolica

Hywind: la nuova frontiera dell’energia eolica

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La Norvegia è il maggior produttore europeo di petrolio in Europa e uno dei maggiori esportatori mondiali; il greggio rappresenta oltre il 25% del PIL nazionale. Tuttavia, Statoil, la compagnia pubblica del petrolio, ha deciso di fare un passo oltre l’estrazione del petrolio, stipulando un accordo per realizzare nelle acque orientali della Scozia il primo parco eolico con turbine galleggianti esistente al mondo. Il progetto chiamato Hywind, verrà sviluppato nelle acque scozzesi visto che le tariffe elettriche del Regno Unito, già alte, saranno in aumento.

Il parco eolico sarà caratterizzato da cinque turbine, alte 178 metri dalla superficie marina, scendono nella profondità del mare di 80 metri, pesanti 138 tonnellate e con capacità di 6 MW, si terranno a galla grazie a dei tubi d’acciaio fissati con dei cavi sul fondo marino. L’inizio dei lavori del sito è programmato per questo anno con scadenza nel 2017. Anche in questa iniziativa straniera è da registrare il contributo italiano, visto che l’Italia è un pionieri nello studio delle pale eoliche galleggianti, grazie all’intervento della nave gru semi-sommergibile Saipem 7000.

Quello su cui la Norvegia sta investendo dal 2009, anno di installazione di una turbina davanti alle sue coste, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione energetica, nella speranza di cessare la dipendenza dai combustibili fossili.

Il settore del petrolio è in crisi, negli ultimi anni diversi pozzi hanno cessato le trivellazioni, visto che i costi dell’estrazioni non vengono coperti. Baker Hughes, società di servizi petroliferi americana, ha stimato che negli Stati Uniti dei 1600 impianti petroliferi, ad oggi solamente 409 continuano ad essere attivi. Che sia il segnale di addio all’oro nero?

Andrea Petricca