Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è così intervenuto al Quirinale alla presenza di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana: “Illustrissimo presidente, per noi oggi è un onore essere ricevuti qui al Quirinale così com’è stato ieri poter condividere l’emozione di una notte indimenticabile. La finale di Wembley è già nella storia sportiva del nostro paese, una notte che ci ha permesso di sollevare quel trofeo a 53 anni di distanza. La ringrazio per la sensibilità umana e professionale, sono convinto che abbia toccato con mano l’eccezionalità di questa squadra. Questa Nazionale è l’Italia, ha diffuso un sentimento di unità in grado di unire gli appassionati. Con coesione, orgoglio e rappresentatività sono simbolo di un paese ferito e caratterizzato dalla voglia di una grande ripresa. Il Covid ha messo in ginocchio il mondo, in Italia abbiamo sofferto molto ma grazie alla sua guida siamo stati in grado di intraprendere un percorso di rinascita, così come per la nostra nazionale, grazie alla FIGC e a Roberto Mancini: un’identità definita, senza mai snaturarsi. La grande bellezza degli Azzurri non è solo di gioco, ma di valori, di amicizia e rappresenta il lascito dell’Europeo. Auspico si completino le riforme del calcio e dell’Italia, perché siamo capaci di imprese straordinarie. Teniamo all’umanesimo sportivo più che alle vittorie del campo e questa nazionale è la squadra di tutti, nessuno escluso. Lotta, si esalta, sacrifica, si gioisce ed è animata da sentimenti veri che comunicano un senso di coesione di cui andare fieri. Nel festeggiare questa vittoria non posso e non voglio dimenticare ogni singola persona che ha contribuito a costruire il percorso di 3 anni che ha avvicinato la gente all’Italia. Grazie agli Azzurri siamo ancora più felici di essere italiani”.