Nella giornata del 17 maggio, come ogni anno ricade la giornata mondiale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia. Una giornata in cui la società e le istituzioni sono chiamate alla riflessione, proponendo iniziative mirate alla denuncia dell’odio e della paura che ancora oggi discrimina in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Questa data fu scelta nel 1990 quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dalla classificazione internazionale delle malattie che vedeva quest’orientamento sessuale una malattia mentale. Recentissima (solo 32 anni), questa data ha un grandissimo valore simbolico.
A Ceprano, lo scorso 15 maggio si è proposto, quindi, un evento colmo di attività e di gesti simbolici: “Non vogliamo mica la luna”. Organizzato da Laicitalia e Casale Open Space, l’evento è terminato in prima serata con la proiezione del film “Ritratto della giovane in fiamme”.
In Piazza Martiri di Via Fani, poi, non sono mancati laboratori per bambini, monologhi, l’inaugurazione di una panchina arcobaleno e di una biblioteca Rainbow, testimonianze, interventi, intrattenimenti musicali, testimonianze, interventi e performance teatrali. Le mostre “Il delitto di Giarre” e “Volti del pride”, invece, si sono tenute presso la Torre Medievale, mentre ai Portici si sono tenuti i dibattiti “Dì la tua a progresso” e “I diritti LGBT nella scuola”.
Come riporta Ciociaria Oggi, nell’arco della giornata sono intervenuti Eleonora Ferri (presidentessa di Arcigay Frosinone), Roberta Mesiti di Agedo (Associazione Genitori di Omosessuali) e Simone Ignagni (“Compagnia dei Perdenti”) che ha introdotto “Monologo di un omosessuale”.
Sempre sulle pagine di Ciociaria Oggi, Giulia Guerrera (Presidente di Casale Open Space) ha dichiarato che “Non vogliamo mica la luna” è: <<Un evento che nasce a seguito della bocciatura del Ddl Zan che ha fatto sentire parte della popolazione abbandonata e indifesa di fronte alle aggressioni omofobe. Sicuramente questo evento non cancellerà le discriminazioni che avvengono anche qui ma è un grande passo per un piccolo centro come Ceprano e mi auguro che sia il primo di tanti passi che percorreremo>>.
Elisa Rossi