Negli anni di ristrettezze economiche e di tagli continui per i Comuni, perpetrati oramai da diverse stagioni, succede che sindaci e amministratori sempre più spesso facciano, in prima persona, il cosiddetto ‘lavoro sporco’. Succede allora che a Fumone, il sindaco Matteo Campoli, che tanto bene sta facendo parlare per la rinascita del piccolo borgo, venga pubblicamente lodato da alcuni turisti che, dopo avere ammirato e apprezzato la qualità di alcuni eventi che si sono svolti in pieno centro storico, sono stati ‘trasportati’ con una navetta pubblica guidata proprio dallo stesso sindaco.
Di seguito il post del turista che pubblichiamo con piacere.
Sto pensando che negli anni ’60, c’era una serie di telefilm intitolata “Ai confini della realtà”. Questa è la prima frase che mi è venuta in mente ieri sera, quando con mia moglie siamo andati a Fumone, piccola, ridente e graziosa località a pochi chilometri da noi. Non è la prima volta che andavo, ma ieri c’era un motivo in più per tornarci, Giorgio e Valerio (2 attori della nostra compagnia) facevano animazione in quel borgo e così siamo andati a vedere che combinavano. Arrivati, abbiamo dovuto lasciare la macchina al parcheggio lontano alcuni chilometri, ma un’efficiente servizio navetta ci ha portato sulla rocca. Le stradine e i vicoli pullulavano di turisti, molte persone erano vestite con costumi medievali, c’era ovunque odore di pane fresco ancora caldo e di dolci appena sfornati. Ad ogni angolo c’erano giocolieri, funamboli, cantastorie, falconieri e falchi, in una scenografia unica (chi ci è stato sa di cosa parliamo). Ogni vicolo era pulito e adornato di piante e fiori, bambini che giocavano in piccoli spazi. Siamo entrati in un piccolo negozio di “generi alimentari”, spendendo pochi soldi ci hanno preparato due panini (il famoso pane di Fumone) con la “mbriachella” una lonza tenuta a stagionare nel vino. BUONISSIMA! l’abbiamo mangiata seduti su due scalini in un vicolo. Dopo aver assistito a degli spettacolini di strada (tutti a tema medievale), siamo dovuti andar via a malincuore. Ma le sorprese non sono finite qui: Aspettando fuori della porta del paese la navetta che ci riportasse al parcheggio, abbiamo ammirato a lungo il meraviglioso panorama che ci si offriva ai nostri piedi. Arrivata la navetta, l’autista ci chiede gentilmente di aspettare 5 minuti così sarebbero arrivati altri turisti da portare. Abbiamo risposto di non preoccuparsi, ci sentivamo così bene a respirare quell’aria pulita e godere di quel venticello così fresco… Abbiamo cercato di scambiare qualche informazione con l’autista: “Quanti viaggi hai fatto da questa mattina?” lui risponde: “Quanti viaggi non li ho contati, ma il contachilometri dice che ho fatto più di 400 chilometri” “Ti ha dato il cambio qualcuno?” “No, nessuno! In un paese come il nostro bisogna fare i conti anche con queste spese, abbiamo noleggiato questo furgone, se prendevamo il servizio ci sarebbe costato 1800 euro in più. Invece con quei soldi si possono comprare i colori per i bambini delle elementari…” “Ma non ti riposi un po’? Non vai a mangiare qualcosa? “No non posso, mangerò qualcosa più tardi, a fine festa” “Comunque complimenti per l’organizzazione, per come riuscite a fare cose così belle con poche risorse e soprattutto complimenti per il decoro del Paese. Chi è il Sindaco di Fumone?” “Sono io!” Matteo Campoli