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Frusone (M5S): “La volontà di non creare una società in house con Alatri, da parte di Ottaviani, forse va ricercata nella scelta di cooperative di dubbia legalità, come la Sol.Co. legata allo scandalo di mafia capitale”

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Il Comune di Frosinone deve smetterla di prendere in giro gli ex lavoratori della multiservizi e dica chiaramente che strada vuole prendere. Per l’ennesima volta, il Sindaco Ottaviani attraverso la voce del suo vicesindaco Trina, si è tirato indietro alla proposta di costituire una società pubblica, che gestisca in house, insieme al Comune di Alatri, i servizi per la città. Nonostante i tecnici del Comune abbiano ribadito la disponibilità in bilancio di circa 1 milione e 800 mila euro, parrebbe che Ottaviani preferisca, ancora, la strada di appaltare alle cooperative.

 Ad oggi infatti appare sul sito del comune di Frosinone, una determina riguardante un bando di gara per i servizi cimiteriali in quota 349 mila euro, un bando di gara pubblicato 2 giorni fa ma risalente a febbraio, ancora privo di un capitolato e che non risulterebbe nemmeno avere, rispetto all’anno precedente, quel taglio del 20% previsto dal nuovo patto di stabilità. Ciò mi fa pensare che per far quadrare i conti, Ottaviani dovrà ricorrere a tagli più drastici su altri servizi, come potrebbero essere asili nido o scuolabus e questo è molto preoccupante.” – a dichiararlo è il Deputato 5 Stelle Frusone che continua – “Se fossi malizioso, mi verrebbe da pensare che dietro quell’appalto dei servizi cimiteriali, ci sono interessi che vanno al di là della semplice assegnazione di una gara.

 E aggiungerei che, siccome fino ad oggi il servizio è stato gestito da una cooperativa di dubbia trasparenza e legalità, come la Sol.Co., il cui nome compare nella vicenda di mafia capitale, inizierei anche a dubitare sulla buona fede dell’amministrazione frusinate, che probabilmente non ha alcun interesse a voler creare una società interna gestita dal Comune stesso. Chiederei, quindi, al Sindaco di chiarire ai cittadini e anche agli ex lavoratori, la sua posizione in merito alla scelta di affidare i servizi pubblici a una cooperativa piuttosto nota alle procure romane. Inoltre, mi permetterei anche di chiedere di avere più rispetto nei confronti di ex lavoratori che sono da più di 400 giorni in presidio in piazza VI dicembre, presentandosi al prossimo tavolo previsto per venerdì prossimo presso l’assessorato del lavoro in Regione, senza delegare nessuno, come hanno fatto, del resto, tutti gli altri esponenti istituzionali, attori di questa triste vicenda.”