Trent’anni possono essere una eternità oppure un attimo. Una frase che potrebbe raggiungere facilmente la classifica dei luoghi comuni, se non fosse che in questo caso il protagonista è Vasco Rossi ed il suo concerto frusinate. Maggio 1987, Fiere Centro Italia (attuale centro commerciale Panorama), un manipolo di giovani intraprendenti ed un concerto indimenticabile.
Ma ve lo immaginate il Blasco che si esibisce sotto una tenda da circo? Beh, potete farlo attraverso le foto. Per quanto riguarda il suono e gli odori dovete soltanto continuare a leggere e far lavorare l’immaginazione. Dicevamo dei quattro giovani (Sebastiano Pullo, Antonio Bottini, Giacinto Grandi e Elis Gazzetti) che unendo le proprie forze (economiche, intellettuali ed imprenditoriali) decidono di organizzare uno spettacolo così ad “alto rischio” in una terra dove la musica rock non viene proprio vista positivamente. Allora come oggi. Dove chi vuole fare impresa con la cultura e lo spettacolo ha pochissimo spazio se non attraverso specifici canali. Dove chi cerca la qualità più che la propaganda è sempre più una rarità indifesa. Dove proporre il Vasco Rossi del 1987 è qualcosa che e’ meglio non parlarne. Nonostante ciò il pubblico arriva numeroso. Tanto numeroso che ad un certo punto gli organizzatori devono tentare di arginarlo. La tenda e’ presa d’assalto, gli ultimi vogliono essere primi e tutti vorrebbero toccare la rockstar. Occorre fare qualcosa. Per cominciare iniziano gli appelli a scendere dai pali che sostengono la struttura. Troppo pericolo. A seguire la scelta di togliere il telo che fa da perimetro alla tenda. Il motivo? La temperatura all’interno è talmente alta che si temono svenimenti a catena. Tutto questo però non fa distogliere l’attenzione del pubblico nei confronti di un vero e proprio animale da palcoscenico. Per non parlare della band che lo accompagna, al massimo ed al completo. Vasco, la band e gli organizzatori al termine dello spettacolo andarono insieme a cena. Allora si faceva così. Si intrattennero nel ristorante Quattrociocchi fino alle due della notte. Poi Vasco Rossi, semplicemente, salì sulla Mercedes Sec e si avviò verso Lucca. Trent’anni sono passati e tanto e’ cambiato. Chi era presente al concerto non ha dimenticato quei momenti.
Chi non c’era (per età o impossibilità) ancora oggi se ne rammarica. Oggi si parla di un Vasco Rossi protagonista dell’inaugurazione del nuovo stadio Casaleno. Addirittura c’è una data, il 18 luglio. Una sensazione più che una certezza. Ma basta questo a far tornare nelle orecchie i suoni di quel concerto e sulla pelle il sudore di quei lunghi momenti.
Articolo tratto dalla rubrica ‘La cultura paga’ a cura di Alberto Fraja