Sabato 29 settembre e sabato 6 ottobre: queste le due date previste per la cerimonia di consegna di 1.000 tra borse di studio e premi per gli studenti più meritevoli residenti nel capoluogo, nell’ambito del progetto “Solidiamo FormAzione”, ideato dall’amministrazione Ottaviani. Sabato 29, l’auditorium “Paris” del Conservatorio “Refice”, a partire dalle 9, ospiterà gli istituti superiori, mentre la settimana successiva toccherà ai comprensivi. La priorità, anche nel caso di questa edizione, è stata assegnata agli studenti da poco diplomati, per permettere loro di usufruire delle borse di studio per l’iscrizione al primo anno dei corsi universitari. “Anche quest’anno – ha dichiarato il sindaco, Nicola Ottaviani – l’amministrazione comunale di Frosinone, unica in Italia, è promotrice di una iniziativa che mette al proprio centro il merito e la solidarietà, mediante la decurtazione del 50% dei compensi del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali. Il progetto Solidiamo, infatti, è nato nel 2012 con l’intento di attuare, concretamente, una considerevole riduzione dei costi della politica e della classe dirigente, finanziando così borse di studio per i giovani residenti nel capoluogo (con la sezione “FormAzione”) e attività culturali a favore degli anziani (con la sezione “Anchise”). Nel corso degli anni, l’iniziativa è divenuta un appuntamento consolidato per studenti, genitori ed educatori e si è rivelata, inoltre, una grande cassa di promozione positiva per l’immagine sociale della nostra città anche sui media nazionali, che ne hanno esaltato l’esempio virtuoso. Siamo orgogliosi del fatto che, in tutta Italia, riconoscano la validità e l’efficienza del ‘modello Frosinone’ anche nel tagliare i costi della politica e nel premiare il merito. Se tutti i comuni italiani adottassero questo progetto, si concretizzerebbe una manovra a costo zero per il bilancio dello Stato, interamente incentrata sul sociale, pari a un miliardo di euro all’anno, il tutto a saldi invariati. Anche quest’anno – ha concluso – saremo felici di premiare i ragazzi che, spesso a prezzo di grandi sacrifici, propri e dei loro genitori, hanno portato brillantemente a termine un ciclo formativo, a cui hanno contribuito, significativamente, dirigenti, corpo docente e anche personale Ata. In un’epoca dominata dalla virtualità, in cui la nostra attenzione, sottoposta a migliaia di stimoli ogni giorno, dura sempre meno, credo sia importante riconoscere il grande valore dello studio. Ogni giorno, la lettura dei quotidiani o l’ascolto di un tg ci restituisce l’idea di vivere in un periodo storico in cui sembrano dominare sentimenti come la paura, la rabbia, l’egoismo. Studiare, apprendere, conoscere, danno invece l’opportunità ai nostri giovani di aprirsi al mondo, di arricchirsi interiormente, di maturare consapevolezza di sé e degli altri: questa è la vera libertà”.