Il 25 aprile coincide con l’anniversario della rinascita del Paese, sulla base dei valori di dignità e libertà che l’evento bellico aveva sepolto sotto macerie di distruzione, orrore, disumanità. Gli italiani di allora, pur feriti e dilaniati dai lunghi anni di guerra, hanno avuto la forza di rialzarsi, costruendo una società fondata sulla coesione sociale, sulla Democrazia, sul superamento delle divisioni, per porre al centro della riflessione il valore dell’unità e della pace. Ai nostri connazionali che hanno permesso il ritorno della democrazia anche a costo della propria vita, dobbiamo rivolgere un commosso ringraziamento: il loro ricordo imperituro deve essere ancora di monito alle generazioni, presenti e future. A prescindere dalla sensibilità politico-culturale dei singoli, infatti, la libertà di un popolo non ha colore, ma soltanto dignità istituzionale.
A distanza di 75 anni, l’intero popolo italiano sta vivendo un periodo di grande preoccupazione e incertezza, combattendo una guerra che ha lasciato sul terreno tante vittime innocenti e che, al tempo stesso, ha messo in luce quei piccoli e grandi gesti di eroismo quotidiano da parte di coloro che sono in prima linea perché questa emergenza possa finalmente essere relegata al passato. L’auspicio è che, grazie al loro instancabile operato e al contributo di ognuno di noi – dalle istituzioni ai cittadini, agli operatori sociali ed economici – l’intera Nazione possa riscoprirsi ancora più unita, più solidale e, dunque, più forte e resiliente”.