Ieri mattina, con una giornata di anticipo rispetto alla data del 30 giugno prevista inizialmente, sono iniziati i lavori di smantellamento del vecchio stadio in piazza Caduti di via Fani, lasciando lo spazio al nuovo polmone verde, il Parco del Matusa, che si estenderà per circa due ettari nella zona centrale della città. In particolare, secondo il progetto concordato con l’Accademia di belle arti di Frosinone, nell’area in questione, si procederà alla realizzazione di oltre un ettaro di verde, con percorsi pedonali e ciclabili, unitamente ad un ettaro di servizi e parcheggi, per rendere possibile la socializzazione delle famiglie all’aria aperta, in un contesto di grande integrazione ambientale. Nella mattinata odierna, sono stati rimossi i box della sala stampa ed il primo piano della superficie destinata al GOS, mentre la Clarin, incaricata dello smontaggio delle tribune, ha posizionato i primi bancali per lo stoccaggio di materiali che saranno ritirati e che verranno impiegati, nella costruzione di altri impianti sportivi, in Italia e all’estero. “In effetti – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – quando alcuni hanno sostenuto, nel corso degli ultimi giorni, che sul Parco del Matusa i lavori non sarebbero iniziati il 30 giugno, avevano visto lungo, poiché abbiamo inaugurato questa prima fase già dal 29, con una giornata di anticipo. Il Parco del Matusa sta diventando realtà e, al pari del nuovo stadio Benito Stirpe al Casaleno, o del ponte Bailey sul viadotto, costituirà una delle opere qualificanti, che hanno contribuito a trasformare la città in un moderno capoluogo, grazie alle infrastrutture e agli spazi verdi attrezzati. Il Parco del Matusa è un’altra vittoria di quanti hanno tifato, in questi anni, per la città, sperando di poter assistere ad una svolta epocale nei servizi e nella dimensione culturale collettiva”.